Tregua sul Cogesa alla vigilia del voto

La tregua è forzata, in attesa dei risultati elettorali del ballottaggio (in particolare quello di Avezzano) e della sentenza del Consiglio di Stato sull’affidamento in house fatto dal Comune di Sulmona e prevista per domani.
Il Cogesa per il momento non si tocca: il comitato ristretto dei sindaci riunitosi ieri per dare un parere sul bilancio consuntivo e sul rinnovo delle cariche, si è infatti aggiornato al 26 giugno, il giorno dopo le elezioni e due prima dell’assemblea dei soci che dovrà decidere.
Il diktat dell’assessore regionale Andrea Gerosolimo sulla fine della “pax dimasciana” (la fine cioè della lottizzazione tra centrodestra e centrosinistra delle partecipate) ha al momento poche forze su cui contare, visto il risultato di Pratola e quello che si prevede ad Avezzano. Non è tanto una questione di numeri, visto che Gerosolimo potrebbe avere comunque sufficienti quote per impedire la rielezione di Quaglia, quanto di opportunità politica.
Nella riunione di ieri, così, si è preferito evitare lo scontro, con alcuni sindaci propensi per rinnovare il mandato a Giuseppe Quaglia e altri, come il sindaco di Sulmona, che hanno preferito la via del silenzio.
I numeri, quelli dei conti, comunque, sembrano dare ragione alla gestione Quaglia: 13 milioni di euro di fatturato nel 2016, 60 Comuni serviti, 120 dipendenti e un’azienda sana e in crescita, che registra persino un utile di 11mila euro.

Al di là dei risultati, però, c’è un aspetto strategico che consiglia al territorio di non rimescolare troppo “nell’immondizia”: il prossimo 20 luglio, infatti, si costituirà l’Agir, l’autorità di gestione dei ciclo integrato dei rifiuti imposta dal governo a tutte le regioni. E il Cogesa è una punta di diamante non solo nella provincia dell’Aquila: presentarsi al tavolo divisi e con un direttivo alle prime armi non è consigliabile per far valere il proprio peso.
Per questo è volontà di tutti i sindaci di arrivare il 28 all’assemblea dei soci con una linea condivisa e con l’unanimità delle nomine. Chi darà le carte e quali saranno, si vedrà lunedì prossimo.