Travaglio a 31 settimane: l’equipe sanitaria di Sulmona salva mamma e neonata

Il colore della notizia è rosa, come la bimba di un chilo o poco più nata due giorni fa all’ospedale di Sulmona. Ma il colore poteva essere un altro. Nero. Per la neonata e per la mamma, arrivata in condizioni critiche nel nosocomio peligno, ad appena 31 settimane di gestazione con un travaglio avviato e due distacchi di placenta. Morte certa sarebbe la sentenza senza una corsa in sala operatoria, per la mamma e per la piccola nel suo grembo. Se oggi scriviamo di una vita che nasce e non di due lutti non è per via della sorte, ma per la sopravvivenza del punto nascita sulmonese e la bravura di chi vi opera all’interno.

Senza eufemismi o giri di parole, con la soppressione del presidio peligno oggi staremmo raccontando un’altra storia, con lacrime non di gioia ma di tristezza. Sabato mattina, intorno alle 10:20, la donna in gravidanza, di Molina Aterno, è arrivata nel nosocomio peligno con grosse perdite di sangue e una crisi ipertensiva. Un travaglio in atto, nonostante i sette mesi appena di gestazione. Dannatamente pochi per i mezzi dell’ospedale peligno per far partorire. Ma la situazione è troppo critica. Vita e morte corrono sullo stesso binario, e ci sono pochi secondi per imboccare la strada giusta: corsa in sala operatoria e intervento con taglio cesareo. Non c’è altra via.

La piccola nasce. Sta bene, pesa appena un chilo e viene intubata. La mamma continua a perdere sangue. L’importante anemia porta a due giorni nel reparto di rianimazione. Ma la donna sta bene, fanno sapere. La neonata, intanto, è stata trasportata nell’ospedale di Chieti, grazie al trasporto neonatale, e questa mattina è stata estubata.

L’equipe sanitaria che ha regalato il miracolo è composta dalla Dottoressa neonatologa Gianna Tollis, la Dr.ssa Annamaria De Santis Direttore F.F. della UOC di Anestesia e Rianimazione, il Dr .Esposito, Direttore F.F. della UOC di Ginecologia e Ostetricia del P.O. Sulmona; la Dr. Anna Maria Stammitti e la Dr.ssa Nadia Pilolli.

“Senza il punto nascita oggi staremmo piangendo una donna morta con feto in grembo – spiega la dottoressa neonatologa di P.O. di Sulmona, Gianna Tollis -. Un ruolo importante lo ha giocato anche la fortuna, dato che la donna lavora come ferroviere e per puro caso si trovava qui a Sulmona di turno ed è potuta correre in ospedale”.

La ragazza era seguita da un’ostetrica di Avezzano, oltretutto. “Una meta troppo lontana – prosegue la dottoressa Tollis – In situazioni di gravità in ostetricia si lavora sul filo dei secondi. Come si può pensare di rivolgersi a presidi così distanti? Fortunatamente sia la piccola e sia la mamma stanno bene. Vorrei fare un appello alle donne di questo territorio di tornare a partorire a Sulmona”.

Altrimenti, storie di questo colore si rischia di non raccontarle più.

17 Commenti su "Travaglio a 31 settimane: l’equipe sanitaria di Sulmona salva mamma e neonata"

  1. Una buona notizia bravi!!👏👏

  2. Complimenti a tutto lo staff medico. Augurio di pronta guarigione alla mamma e alla piccole nella speranza che il punto nascita continui ad esistere

  3. Tullio Kollio | 14 Agosto 2023 at 18:28 | Rispondi

    Vabbuò,da Molina Aterno poteva andare a L’Aquila, è a metà strada. Poi la distanza tra Sulmona e L’Aquila non è la stessa tra Pietroburgo e Vladivostok con la transiberiana ma è un oretta scarsa di treno.

  4. Invece di fare sempre polemiche proviamo a gioire per questa bellissima notizia, auguri x la bimba e la mamma. Crediamo un po’ di più al nostro territorio. PS se avesse letto con più attenzione l’articolo avrebbe saputo che la donna si trovava qui a Sulmona e non a Molina.

  5. Ti pareva non spuntava il commento del “pessimismo e rassegnazione” suggerisco alla redazione di dotarsi di un algoritmo che vieti e/o cancelli ogni forma di commento dal contenuto pessimista e distrittivo

    • Tullio Kollio | 14 Agosto 2023 at 19:24 | Rispondi

      Si, comunque tutti i paesi della valle subequana vogliono passare al distretto di Aquila,non solo giudiziario, ma come una Grande Aquila che ricalca tutto il vecchio distretto borbonico in un solo Comune.Almeno già da Goriano Sicoli si viaggia con il biglietto urbano AMA, poi c’è tutto e, ti agganci alle università anche come residenze per gli studenti con innumerevole patrimonio di seconde case che in inverno sono chiuse se non per questo periodo agostano.

    • SalviamoSulmona | 14 Agosto 2023 at 20:47 | Rispondi

      Concordo pienamente👍

  6. SalviamoSulmona | 14 Agosto 2023 at 20:49 | Rispondi

    …ma fammi il piacere!

  7. SalviamoSulmona | 14 Agosto 2023 at 20:52 | Rispondi

    L’Aquila non è attrattiva, non lo è mai stata, ficcatevelo in testa una volta per tutte. Se ci si va è solo perché si è costretti.

  8. Ho avuto la stessa esperienza,la vita di mio figlio salva grazie alla capacità dei medici .

  9. Ho avuto la stessa esperienza,la vita di mio figlio salva grazie alla capacità dei medici .Tullio quando i minuti salvano e tutelano una vita i km fanno la differenza.Mi auguro per lei che non venga ingoiato dal suo sconsiderato giudizio

  10. TULLIO KOLLIO SE TI PIACE COSI’ TANTO L’AQUILA TRASFERISCITI A L’AQUILA MEA INVECE DI SCRIVERE QUESTE STRONZATE,HAI DA CRITICARE UNA SITUAZIONE CHE POTEVA DIVENTARE DRAMMATICA ED INVECE GRAZIE ALL’EQUIPE DI GINECOLOGIA DELL’OSPEDALE DI SULMONA CHE HANNO SALVATO UNA MAMMA E UNA BIMBA(VIRTUALMENTE LE ABBRACCIO CON LA GIOIA IMMENSA DI QUESTA BELLISSIMA NOTIZIA E GLI AUGURO TUTTO IL BENE DEL MONDO)…VA ELOGIATA AL MASSIMO LA NOSTRA SQUADRA DI DOTTORESSE,DOTTORI E INFERMIERE/I DEL NOSTRO OSPEDALE,CRITICHIAMO SEMPRE LE COSE CHE NON VANNO NELLA SANITA’ SULMONESE MA CI SONO ANCHE TANTE COSE BUONE(PARLO PER ESPERIENZA DIRETTA)ED E’ GIUSTO PARLARNE BENE A GRAN VOCE…BRAVI/E SIETE IL NOSTRO ORGOGLIO…C7SULMONA

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