“Trattare con Snam ed evitare il Tar”, appello dei rappresentanti delle categorie sul gasdotto

Niente ricorso, e che si vada a trattare. E’ netta la posizione sul metanodotto Snam Sulmona-Foligno, presa da Ascom Fidi, Associazione Albergatori Sulmona, Associazione Dottori Commercialisti Centro Abruzzo, C.I.A., C.N.A., Confagricoltura, Confesercenti e DMC Terre d’Amore in Abruzzo. Le associazioni di categoria chiedono “responsabilità a tutta la comunità” in merito alla conclusione dell’opera. Niente ostruzionismo a gasdotto e centrale di compressione, come quello palesato dai comitati cittadini che hanno spinto 26 Comuni interessate a rivolgersi al Tar.

“Come è noto – scrivono i rappresentanti delle categorie -, per le due opere previste a Sulmona e approvate da precedenti Governi nazionali al termine dei rispettivi iter autorizzativi, sono state più volte e di recente dichiarate come “strategiche” e “urgenti”, tanto da richiedere l’anticipo della loro entrata in esercizio al 2027 per soddisfare le necessità di assicurare la continuità delle forniture e la sicurezza del trasporto del gas da sud a nord. Parallelamente si è riscontrato come le azioni di contrasto giuridico messe in campo dalla Regione Abruzzo, dal Comune di Sulmona e dai Comitati di cittadini siano state rigettate dalla giustizia amministrativa”.

Alla luce di questo nuovo quadro – con Snam che ha avviato le fasi propedeutiche all’apertura dei cantieri – le associazioni di categoria, dopo attenta valutazione, ritengono necessario avviare una nuova fase che porti al coinvolgimento attivo e all’assunzione di responsabilità di tutte le forze politiche, civiche, sindacali, imprenditoriali e comitati di cittadini, affinché alla realizzazione di queste opere si affianchi un processo di pianificazione condiviso che ci aiuti a recuperare la capacità decisionale che in questo periodo storico deve necessariamente caratterizzare le scelte di una comunità.

“È necessario dunque avviare una riflessione approfondita – proseguono – che in questa fase trasformi l’atteggiamento oppositivo in propositivo, sviluppando una progettualità che guardi alle reali esigenze e alle priorità della nostra comunità, ricercando con i vari attori in campo adeguata copertura finanziaria ad un pacchetto di progetti di sviluppo funzionali ad una programmazione strategica dell’intero territorio peligno. Riteniamo per questo fondamentale promuovere un confronto anche con Snam per assicurare il più basso impatto durante le fasi di realizzazione e di esercizio – anche per recuperare il mancato apporto della comunità locale in sede di conferenza dei servizi – e condividere con le altre istituzioni quali Provincia, Regione e Governo il rafforzamento dei presidi pubblici, il riconoscimento di opportuni crediti fiscali e la riduzione del digital e tecnology divide. È altresì opportuno sostituire la mera erogazione delle compensazioni economiche previste per legge – che da sole non saranno mai sufficienti a ripagare il territorio – con un pacchetto d’interventi in materia ambientale, sociale e infrastrutturale così da continuare a progettare la Sulmona sempre più sostenibile e gravida di opportunità di sviluppo.
Responsabilità, buon senso, progettualità, programmazione strategica e condivisione tra gli attori della comunità e le istituzioni tutte sono gli imprescindibili ingredienti per valorizzare Sulmona e il territorio Peligno. Diversamente il territorio perderà un’altra occasione per progettare il proprio futuro”.

8 Commenti su "“Trattare con Snam ed evitare il Tar”, appello dei rappresentanti delle categorie sul gasdotto"

  1. la Giunta regionale Puglia si è attivata per un immediato negoziato con le società Tap e Snam, affinché i 50 milioni di euro destinati al Salento a titolo di ristoro per il passaggio del gasdotto Tap vengano trasformati in sconto sulle bollette del gas.
    50 milioni di euro per 8 km di gasdotto

  2. Franco Iezzi | 20 Marzo 2023 at 21:50 | Rispondi

    Per la trattativa oramai è tardi.
    All’inizio Snam aveva offerto di cambiare tutte le caldaie istallate a Sulmona ( che inquinano ben oltre l’impianto di Pietre Regie) con altre a condensazione.
    Ora secondo me Snam offrirà solo il minimo indispensabile.
    Oramai siamo alla fine di questa brutta storia e conteremo i danni procurati da una opposizione demagogica e barricadiera

  3. Franco Iezzi | 20 Marzo 2023 at 21:53 | Rispondi

    Ops
    Case Pente

  4. Sulmona è nota per essere incapace di sfruttare a suo vantaggio delle opportunità..tranquilli tutto nella norma..

  5. D’accordissimo con gli ultimi due commenti.

  6. Opinioni a parte dei Metano DOTTI…
    Ma che, anche voi cosiddetti “Portatori d’interesse” non avete Consiglieri di maggioranza che vi rappresentano e determinandosi con voto di Capogruppo o P.te di Commissione rappresentino la vs giusta causa ? Avete per caso votato tutti l’Altro e i suoi, sperando regnasse ?

  7. francesco.valentini1935 | 21 Marzo 2023 at 19:17 | Rispondi

    Noto con rammarivo che ci sono ancors coloro che pensano di parlamentare con Snam : un bel ricorso fatto bene senza impietosire la Societa’ che fino a oggi non ha voluto sentire ragioni grazie ai figli peligni che le hanno spianato la strada..

  8. Venduti…, credo basti. Saremo costretti a migrare altrove lasciando questa valle di lacrime con l’aria irrespirabile ed il cancro a concludere l’opera, in nome di uno sviluppo insostenibile ed irresponsabile, l’Italia Hub del gas corrisponde ad una visione industrialista e superata, il cambiamento climatico in atto evidentemente ancora non ha insegnato nulla a coloro che ancora si attardano su modelli del tardo novecento senza valutare quale possa essere il futuro dei propri figli e del danno ambientale irrreparabile che subirà la Valle Peligna. Venduti…, credo basti.

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