Il primo mattone della tratta veloce Pescara-Roma è messo. Con buona pace di chi ha osteggiato l’opera per dubbi sull’impatto ambientale, o chi reclamava a gran voce un collegamento rapido con la capitale che passasse per L’Aquila. La Giunta della Regione Abruzzo ha approvato questa mattina l’intesa sul progetto di RFI del Lotto 1 “Interporto d’Abruzzo – Manoppello” e Lotto 2 “Manoppello-Scafa” per la velocizzazione della ferrovia Roma-Pescara.
Questo pomeriggio si è svolto un vertice con i ministri Matteo Salvini e Raffaele Fitto, assieme ai vertici di RFI, per valutare le fonti di finanziamento e lo stato di avanzamento di questo progetto sull’intera tratta. Una conferma politica sulla fattibilità dell’opera, in attesa di risposte da RFI sui costi.
Presente anche il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, cha ha assicurato che l’opera verrà finanziata con qualsiasi finanziamento utile, sia che provenga dal Pnrr, sia da fondi ordinari di bilancio o dal Fondo sviluppo e coesione.
“Avere il pieno appoggio del Governo alla realizzazione dell’opera è, secondo noi, l’aspetto più importante – ha commentato Marsilio -. Per questa ragione siamo determinati ad andare avanti, a cogliere questa importante opportunità. Dopo decenni di attesa, siamo ormai prossimi alla messa a gara di progetti definitivi e quindi della possibilità, da qui a un anno, di vedere anche aprire i primi cantieri”.
“Dopo oltre un anno di confronto con il territorio e con tutte le amministrazioni statali competenti prosegue il Presidente della Regione -, è stato chiuso il procedimento di valutazione di impatto ambientale e resi tutti i pareri delle autorità competenti. La Regione questa mattina ha quindi potuto sciogliere la riserva, che a giugno scorso ci aveva fatto sospendere l’espressione del parere, esprimendo quindi il parere favorevole al progetto. Rispetto al progetto iniziale sono state accolte alcune delle richieste che la Regione aveva avanzato per mitigare l’impatto sul territorio, a cominciare dalla sistemazione della viabilità, dalla mitigazione delle barriere antirumore e dalla tutela delle attività produttive, oltre che l’adeguato risarcimento dei soggetti interessati ad espropri e abbattimenti. Quanto alla cosiddetta “variante plus” sollecitata da alcune amministrazioni locali, tutti gli enti statali interessati hanno espresso un parere contrario per ragioni idrauliche legate all’impatto sull’alveo del fiume e, per questa ragione, è stato quindi dato il parere favorevole al tracciato in affiancamento alla ferrovia già esistente. Dispiace che non si siano potute ottenere soluzioni più condivise, ma è onesto ricordare che le varianti proposte a gran voce avevano registrato altrettante contrarietà in realtà istituzionali e comitati di cittadini che, durante il dibattito pubblico, si erano detti pronti a protestare. Per fare un’opera ferroviaria in un territorio fragile e complesso come quello abruzzese bisogna superare mille difficoltà, e non ci possiamo illudere di trovare tutti d’accordo sulle soluzioni proposte. Come presidente della giunta regionale sento il dovere di garantire che l’Abruzzo non perda questa storica opportunità per far crescere le infrastrutture strategiche e migliorare i collegamenti”.
Finalmente si può dire che è un’ottima notizia per la Regione Abruzzo.
Speriamo nella rapidità dei lavori e che non vi siano “ulteriori ostacoli” di qualsiasi natura alla completa realizzazione dell’opera.
L’arrilc appic appic chi vo gabon scia alla a cullu ivert de li vdrill a lu cabon d u sciassi nfrcon
Finalmente
Quando quasi tutta l’Italia andrà in alta velocità l’Abruzzo avrà la doppia corsia. Non so cosa c’è di essere fieri ed entusiasti. Sempre troppo tempo ci vorrà per arrivare a Roma
Ah dimenticavo il tutto sarà realizzato se non ci saranno problemi nel 2030. Forse faremo prima ad arrivare su Marte
Sergio sono d’accordo con Lei.
Ma, a quanto pare, ai Peligni va bene così.
Gli hanno tolto le ferrovie (p.es. il Napoli-Sulmona-Pescara che esisteva fino a 20 anni fa) ma gli hanno dato un trenino storico da parcheggiare su un binario morto e da far circolare ogni tanto per vecchietti annoiati; (i Peligni sono però contenti perchè quel binario morto è stato definito da qualche buontempone “hub dei treni storici”: quando si dice esser cornuti e felici!);
Chiedevano l’alta velocità tra Roma e Pescara e gli hanno dato il solo raddoppio del binario su una contorta ferrovia di fine ‘800; raddoppio che, se tutto va bene arriverà nel 2030, come notava Lei. Come legge nell’articolo e nei commenti, sono tutti contenti, dal furbo presidente di Regione fino all’ultimo dei Peligni;
Contenti loro..
E intanto il loro capoluogo langue, privo di collegamenti..
He si decida e spiegano a i possessori di case come me che il. Sindaco di S. Giovanni Teatino a detto che deve cadere io e mio marito da quel giorno non viviamo più
Ma che problema avete?
Non stanno mica realizzando una tangenziale che vi transita di fronte alle finestre col traffico continuo e smog. Un raddoppio ferroviario, quanti treni in più potrà far transitare?
Andate a vedere l’ingresso di Roma dove su una stessa fascia, senza grossi problemi, hanno realizzato lalta velocità ferroviaria e le complanari dell’autostrada A24 con le case a ridosso delle due opere.
E una buona notizia l’inizio dei lavori del raddoppio ferrovia Pescara Roma ma una città come sulmona ha bisogno anche della nuova autostrada teano sulmona popoli con ferrovia parallela per la Pescara sulmona Napoli. diamoci una mossa noi sulmonesi!!!
Un regionale veloce impiega 3h e 20 minuti per andare da Pescara a Roma. Sono 240 km e ti porta nel centro di una città che conta milioni di abitanti. Con un eventuale raddoppio, anche solo in alcuni punti della linea, se si riuscisse a ridurre anche di 30 minuti il tempo di viaggio sarebbe già un successo. Prendete la macchina, partite da Pescara e andate a Roma centro, cercate parcheggio, PAGATE benzina, autostrada e il posteggio e ditemi se non ci impiegate 3 ore e non spendete il triplo dei soldi.
Ciò che mancano davvero sono i treni, bisogna spingere la regione ad investire sul ferro e non sulla gomma, avere più offerta e materiali più nuovi (tipo i pop e i jazz che fanno solo la passerella su Pescara e non si spingono oltre Sulmona o Avezzano) che possono viaggiare a velocità più alte rispetto alle classiche carrozze. Già solo quello farebbe risparmiare un sacco di minuti senza toccare l’infrastruttura di un centimetro.
Per chi si lamenta che non avremo l’Alta Velocità ma un semplice raddoppio vorrei ricordare che l’AV collega le città più importanti d’Italia, purtroppo per noi Pescara non rientra tra queste e persino la linea Adriatica non è in Alta Velocità come la Roma Firenze. Insomma sarebbe divertente vedere il Frecciarossa transitare a Pratola a 300 km/h per carità, ma il senso?
Concordo pienamente con Emanuele. Il raddoppio e la rettifica di alcune tratte molto tortuose comporterebbe un notevole risparmio di tempo a circa 2 ore, massimo 2 ore e mezzo da Pescara al CENTRO DI ROMA, consentirebbe di collegare Sulmona a Roma con meno di due ore e a Pescara con poco più di mezz’ora. Ciò consentirebbe il ritorno in valle peligna di molta gente costretta a trasferirsi per motivi di lavoro, ritenendo più umano vivere in un paesotto di provincia
e non nelle periferie degradate di Roma che comunque richiede tempi biblici per raggiungere il centto città.
Vedo che comincia ad affiorare qualche perplessità sull’effettiva utilità per Sulmona di un’opera che, al netto di appalti, ricorsi, comitati e fallimenti vari, impiegherà decenni per essere conclusa. E nel frattempo? Il turismo dovrebbe essere solo un di più nell’economia locale, senza troppi sofismi in merito.
Sig. Claudio ma che c… dice? Se mai si inizia, mai si conclude.
Poi le autostrade A24 e A25 le hanno realizzate in circa 5 anni!
Machedici, tutto quello che serve a Sulmona è il LAVORO e lo sai bene. Tra 20 anni, senza lavoro, Sulmona conterà meno di 10.000 abitanti con pochissimi giovani, però vedrà orgogliosamente passare per la sua stazione qualche treno, su doppio binario e ad alta velocità. Ottimo risultato direi o no? Quanto ai suoi 5 anni, all’epoca delle autostrade non c’erano ancora né comitati né ecologisti e neppure animalisti. Però contenti voi..
Se non ci sono le infrastrutture il lavoro non si crea. Almeno, come asserisce ReLista su commento precedente, con una linea veloce si da la possibilità di un dignitoso pendolarismo agli abitanti del comprensorio. Con una linea veloce i centri come Sulmona e Avezzano tenderanno ad aumentare la popolazione a differenza di L’aquila che resterebbe tagliata fuori.
La distanza in linea d’aria tra Roma e Firenze è di 232 km. Il treno percorre circa 261 Km su binario per collegare le due città, toccando una velocità massima di 300 Km/h. Il tempo di percorrenza medio dei treni da Roma a Firenze è di un ora e mezza circa.
Il tempo di viaggio medio in treno da Roma a Pescara è di 4h 40min per percorrere 156 km. il treno più veloce da Roma a Pescara impiega 3h 22min.
Questo significa che al di là delle ciance, l’unica vera soluzione per i collegamenti e per lo sviluppo dell ‘Abruzzo è creare una vera ALTA VELOCITÀ, con tracciato ridefinito ex-novo, quasi tutto in galleria (in considerazione della morfologia dei territori attraversati) che colleghi Roma a Pescara con un’unica fermata a L’AQUILA un treno che impieghi mezzora tra Roma e L’Aquila e un’altra mezzora tra L’Aquila e Pescara.
E se vogliamo dirla proprio tutta, all’Aquila dovrebbe staccarsi una diramazione, sempre in Alta Velocità e prevalentemente in galleria, che colleghi Roma ad Ancona attraverso L’Aquila, Teramo, Ascoli Piceno.
In pratica L’Aquila diverrebbe un vero nodo ferroviario (o un “hub” come piace dire a “Il germe”).
Questa è l’unica via di sviluppo per l’Abruzzo: tutto il resto sono chiacchiere inutili e soldi buttati via al vento.
Adesso andatelo a spiegare a Marsilio, il presidente di Regione che invece pare felicissimo per un doppio binario qua e là..
Così isolata da aprirvi a breve, nell’ordine, la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, la Scuola Nazionale dei VVFF, il Centro di Formazione Nazionale del Servizio Civile e la Centrale Regionale del 118. Molto meglio di una fermata di treno, ammesso sempre che al paesello vi si fermerà ancora. Contenti voi….