Tratta Roma- Pescara, a luglio l’ultima riunione del gruppo del Senato

Si svolgerà il 2 luglio l’ultima riunione del gruppo di lavoro composto da Regione Abruzzo, Regione Lazio, Ministero dei Trasporti ed RFI, in cui si discuteranno i risultati raggiunti e verranno definite con studi di pre-fattibilità le soluzioni individuate per il miglioramento del collegamento ferroviario tra Roma e Pescara.

Quattro sono le esigenze: collegamento lungo l’intero asse transappenninico, con tempi di percorrenza Pescara-Roma nell’ordine delle due ore o poco meno, tempi Avezzano-Roma compatibili con il pendolarismo quotidiano (nell’ordine dei 50 minuti) e servizio alle principali località lungo il tragitto, ottimizzando anche la possibilità di creare collegamenti L’Aquila-Roma veloci mediante un servizio misto bus autostradale-treno con interscambio; un sistema metropolitano a frequenza 30’, con servizio capillare al territorio, nella bassa valle del fiume Pescara; collegamenti Pescara-L’Aquila, con un servizio veloce all’ora per direzione, più collegamenti capillari; liberare la tratta Roma-Tivoli, interessata da significative potenzialità di domanda suburbana, dalla presenza dei treni di più largo raggio.

“Il lavoro svolto nelle rispettive commissioni Trasporti di Camera e Senato, da me medesima e insieme ai colleghi abruzzesi, sugli aggiornamenti del Contratto di Programma dei lavori quinquennale 2017-2021 tra RFI e MIT – dichiara la senatrice Cinque Stelle Gabriella Di Girolamo – è sempre stato volto a produrre Osservazioni sulla tratta in questione al fine di modernizzarla e equipararla alle linee di ferroviarie più importanti, come è giusto che sia una linea al centro del territorio Italiano che collega Roma alla costa est del Paese e che si interseca con la linea Adriatica”.

3 Commenti su "Tratta Roma- Pescara, a luglio l’ultima riunione del gruppo del Senato"

  1. Forse e spero di sbagliarmi, “ma” non leggo MAI Sulmona, “ma” ne colgo e collego il nome indirettamente in ognuno dei punti:
    1) RM-PE in 120′ o poco meno;
    Poco meno quanto? I 90′ ipotizzati sono uno scartamento temporale del 25%, cioè 1/4 del tempo totale, non è affatto un “poco meno” – (Saranno forse dilatati i tempi di percorrenza sulla tratta SU-PE?!)
    2) AZ-RM in 50′;
    Nulla da eccepire, è indubbio il forte pendolarismo di AZ e principali località sul tragitto. Risulta confermata la percorrenza dei 50’ proposta. – (Nessun pendolarismo RM -SU.)
    3) Servizio misto gomma- ferro per il collegamento AQ-RM;
    Questa è la “NOVITA’ ASSOLUTA” di tutto il discorso mobilità … Non mancano per certo autobus che GIA’ collegano EGREGIAMENTE le due città, e ampliare l’offerta con una frequenza aggiuntiva “ogni 60’ per direzione” rischia (e anzi ne sono certo) di far percorrere agli autobus inutili km con nessun viaggiatore a bordo. Ancor meno chiaro (perché non specificato) il dove sia effettuato questo interscambio è buio pesto. Escludo ma non del tutto che si tratti di un pre-tentativo di aggancio alla realizzazione della linea ferroviaria AQ-RM via Passo Corese. MA A L’AQUILA QUESTO E’ DOVUTO E COMUNQUE PAGA LA COLLETTIVITA’! – (Anche qui nessun citato esistente pendolarismo RM -SU.)
    4) Servizio metropolitano a frequenza 30’, con servizio capillare al territorio, nella bassa valle del fiume Pescara;
    Benissimo. Perché non averlo proposto anche sugli altri territori? Sulla linea ferroviaria da Aq a S. Demetrio ne’ Vestini è già stata proposta. (Marsica e Valle Peligna non hanno forse anche loro un loro hinterland che potrebbe beneficiarne?)
    5) Collegamenti ferroviari PE-AQ ogni 60’ per direzione;
    Grazie alla “BRETELLA FERROVIARIA” lo scalo sulmonese verrà bypassato e l’importanza dello scalo ovviamente RIDIMENSIONATA. L’aver 2 stazioni di cui 1 ….ina e di passaggio, ed 1 futura e certa declassata e vantaggio indovinate di chi, non la vedo molto favorevole per il territorio. Ricordo il guadagno stimato in 10’ per un costo irrisorio di soli 10 milioni di €. Anche qui motivazioni e rischi sono le medesime del punto 4. UN RINGRAZIAMENTO ALL’EX ASSESSORE CHE HA STRENUAMENTE LOTTATO PER LA REALIZZAZIONE DELL’OPERA. MA A L’AQUILA QUESTO E’ DOVUTO E COMUNQUE PAGA LA COLLETTIVITA’! – (Anche qui nessun citato esistente pendolarismo RM -SU.)
    6) Liberare la tratta Roma-Tivoli, interessata da significative potenzialità di domanda suburbana, dalla presenza dei treni di più largo raggio;
    Il ciò vuol dire nuova tratta ferroviaria che bypassi l’esistente con tanto di raddoppio binario già in corso? Longa manus laziale?

    – Se c’è, dov’è l’inghippo/imbroglio e orchestrato da chi?
    – Siamo certi di nessun stravolgimento/dirottamento daI decantatI studI di prefattibilità?
    – Dobbiamo preoccuparci?
    – È il caso di fare qualche domandina supplementare?
    – Qualcuno può chiarire ulteriormente i 4 punti?

    E il tutto sempre e se vi sarà la copertura finanziaria!!!

  2. bene,ragione da vendere,tutte chiacchiere,spot pubblicitari,sulle carte ,quelle vere,(i piani di sviluppo/strategie/rete RFI sono consultabili sul sito istituzionale,approvati,esecutivi,
    finanziati fino al 2023),dei progetti in parola non c’e’ traccia,punto,oltretutto nessuno si chiede: quanti sono i “viaggiatori” che si lasciano trasportare sulla via ferrata ?quanti i possibili utenti? i numeri statistici che dicono? esiste una domanda che giustifica la notevole spesa? In pratica “l’impresa” ha possibilita’ di successo ? Le risposte nell’intereessamento dei tanti imprenditori privati…e basta con questi cialtroni,su tutto il proggettista e’ specializzato in topografia,nessuna competenza nello specifico,c’e’ una “snc” pronta per contratti lavori pubblici,strade,ferrovie,manutenzione,ponti,ecc sempre di uno degli aventi ruolo, in pratica,”il sodalizio” ha pianificato tutto,il fine sono i denari pubblici,punto,tutto il resto sono illusioni,magiche illusioni,o no?

  3. Se si è tenuta la riunione del 2 luglio, se ne conoscono i risultati?

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