Tratta Pescara-Roma, Marcozzi: “Collegamento che interessa tutto l’Abruzzo”

Infrastruttura importante, urgente e di interesse per tutta la regione. Così la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi, ha definito la velocizzazione della linea ferroviaria Pescara-Roma che dimezzerà i tempi di percorrenza tra la Capitale e la costa abruzzese. Uno sprint che interesserà anche gli abitanti del Centro Abruzzo, in particolar modo i pendolari che potranno vedere nel rinnovamento della tratta un’ancora di salvezza dopo i disagi causati dal trasporto su gomma.

“La velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara – ha spiegato la Marcozzi – è una priorità per l’intero Abruzzo. Parliamo di un progetto che i cittadini aspettano da decenni e che il Movimento 5 Stelle ha inserito nei programmi di governo con cui si è presentato agli abruzzesi e agli italiani. Tutti conoscono perfettamente l’importanza di portare a termine questa infrastruttura, per tale motivo ritengo urgente e necessario aprire a un confronto chiaro e onesto tra tutti gli interlocutori interessati (Rete Ferroviaria Italiana, istituzioni locali, forze politiche e i cittadini) – in modo da scongiurare lo stallo dell’opera, vagliare ogni possibilità e fugare ogni dubbio sulla fattibilità di varianti al progetto, così evitando, tra le altre cose, fughe in avanti di chi potrebbe farsi portavoce di richieste chiaramente irrealizzabili”.

Sul progetto il consigliere regionale del Partito Democratico, Antonio Blasioli, ha chiesto una convocazione della Commissione regionale Territorio Ambiente, Infrastrutture, per riflettere su come ridurre l’impatto ambientale della tratta, viste anche le perplessità di alcuni comitati cittadini.

 “È evidente – prosegue la Marcozzi – che per quanto sia importante aprire forme di dialogo dirette, sarà difficile stravolgere il progetto di ‘velocizzazione’ che, per sua stessa natura, consiste nell’affiancamento di un secondo binario a quello già esistente. Modificare il tracciato significherebbe portare avanti delle ‘varianti’, dunque un altro progetto, un nuovo progetto che potrebbe voler significare ricominciare tutto daccapo, perdere qualche altro anno e persino escludere il finanziamento con il PNRR, eventualità che – per ovvie ragioni – non possiamo permetterci neanche di valutare”. “Mai come in questo momento – conclude Marcozzi – bisogna fare grande attenzione alle promesse che si fanno e alle parole che si usano. Piuttosto, una priorità della politica dovrà essere, al termine degli ulteriori approfondimenti richiesti, assicurarsi che vengano riconosciuti nel minor tempo possibile indennizzi equi e consistenti ai cittadini che ne avranno diritto”.

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