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Alla guida degli autobus di Sulmona si mette ora la Tua: il commissario straordinario Ernesta D’Alessio, ha infatti firmato la delibera di indirizzo perché si proceda in tempi brevi all’affidamento diretto e d’urgenza del servizio del trasporto pubblico locale, finora gestito direttamente dal Comune, con evidenti limiti e carenze.
Basti pensare che nel 2023 dei 291mila chilometri assegnati, ne sono stati percorsi solo 240mila a causa della carenza di organico e della vetustà dei mezzi. Un servizio a perdere, insomma, anche dal punto di vista economico, considerando che negli ultimi tre anni si sono spesi ben oltre i 300mila euro ogni anno al netto dei trasferimenti girati dalla Regione: soldi che sono andati ad aggravare il bilancio comunale, con il picco raggiunto nel 2022 quando il Comune ha dovuto aggiungere al costo di gestione oltre 378mila euro.
E questo a fronte di una ridotta copertura del servizio, che in sostanza garantisce (seppure) i collegamenti stazione-ospedale, lasciando scoperte le aree periferiche e in particolare quelle di nuova espansione.
Un invito, insomma, ai cittadini a non usare i mezzi (sui quali, infatti, viaggiano in pochi) e un danno all’ambiente per la necessità di ricorrere abitualmente all’uso dei mezzi privati.
Dopo decenni di annunci e tentativi di accordi, finalmente il Comune ha chiuso il cerchio dell’esternalizzazione insomma. Il passaggio a Tua dovrebbe avvenire, disbrigati alcuni passaggi tecnici, entro il mese di aprile e prevede un affidamento di diciotto mesi prorogabili, in attesa dell’espletamento della gara d’appalto, a cui Tua comunque parteciperà come attore “privilegiato”.
Il Comune darà in gestione il servizio, con i suoi dieci autisti attualmente assunti, i quali, però, prima di cambiare casacca, dovranno superare le visite mediche dell’azienda regionale. Chi non sarà reputato idoneo resterà alle dipendenze del Comune, anche se è ancora da chiarire a fare cosa. A Tua saranno dati anche in comodato d’uso gratuito i cinque autobus euro 6 e i due euro 3, attualmente di proprietà del Comune e ancora in strada (gli euro 3 presto dovranno essere dismessi). L’appaltatore dovrà occuparsi della manutenzione ordinaria e straordinaria e dovrà soprattutto attivare il biglietto integrato, che permetta cioè ai viaggiatori di muoversi con un solo titolo di viaggio sia sulle tratte urbane che interurbane.
Una cosa è certa: il servizio non potrà peggiorare.
Come si dice “non bastano quelli che ci stanno ma ci vengono anche da fuori”. È assurdo quello che si sta facendo. Mi auguro che il Commissario Prefettizio svolga qualche ulteriore riflessione sulla delibera adottata.
E quale sarebbe l’assurdità?
Dov’è l’errore e quali le azioni che suggerisce per la corretta gestione a beneficio della città e degli utenti del servizio.
Grazie.