La rivitalizzazione dei tratturi potrebbe essere uno degli assi dello sviluppo turistico del Centro-Sud Italia. L’idea fa parte del variegato mondo del “turismo dei cammini”, per definizione lento, attivo e responsabile, dove le persone si spostano da un luogo ad un altro seguendo un preciso itinerario. Un tipo di turismo che sta avendo una grande diffusione negli ultimi anni. L’esempio più famoso in Europa è sicuramente rappresentato dal Cammino di Santiago, ma anche in Abruzzo abbiamo chi da tempo sta lavorando in questo stesso ambito come nel caso del Cammino di San Tommaso.
Oggi nel palazzo del Comune di Sulmona, si sono incontrati Nicola Di Niro, direttore del Moligal che coordina il progetto, l’assessora Manuela Cozzi e i rappresentanti dell’amminisitrazione di Pescasseroli. In particolare si chiedeva ai presenti di firmare l’accordo di partenariato transnazionale da presentare all’Unione Europea, con il quale si intende sviluppare il progetto Terre rurali d’Europa, attraverso il quale si collegano su tracciati secondari Spagna, Francia e Italia.
Partendo proprio da Santiago de Compostela, seguendo per il cammino dei Pirenei, la via Napoleonica fino a La Spezia, la via Francigena fino a Roma, si arriverebbe in questo macro progetto ai tratturi nostrani: L’Aquila – Foggia, Pescasseroli – Candela, Castel di Sangro – Lucera e Celano – Foggia che diventerebbero la parte conclusiva di questo lunghissimo itinerario. Si andrebbe a creare dunque una rete di comunicazione secondaria che andrebbe a collegare molte delle aree diventate marginali in seguito alle trasformazioni economiche avvenute nel Novecento e nel mentre si creerebbe una vera e propria infrastruttura turistica. Su questa si dovrebbero poi sviluppare progetti sui servizi da fornire ai turisti: dalla ricettività, alla ristorazione, alla vendita di prodotti tipici locali enogastronomici ed artigianali.
Al momento si stanno raccogliendo le adesioni dei Comuni che sono interessati dai passaggi dei quattro tratturi principali, poi si passerà alla programmazione vera e propria. Spiega l’assessora Cozzi: “L’iniziativa è molto importante anche perché il 2019 è l’anno del turismo lento e i nostri territori sono ricettivi soprattutto per questo tipo di turismo. Non ci sono solo gli impianti sciistici per il futuro delle Aree Interne, come dimostra questo cammino, che è sicuramente uno strumento prezioso per valorizzare un territorio che mantiene ancora un’altissima qualità ambientale, rimasta integra in questa parte di Appennino”.
Savino Monterisi
Commenta per primo! "Transumanza e tratturi, volano dello sviluppo turistico nelle Aree Interne"