Un servizio di addestramento si è trasformato in tragedia sul Piccolo Mangart di Coritenza, dove due finanzieri hanno perso la vita precipitando durante la scalata della parete del monte in Friuli. Uno di loro, Giulio Alberto Pacchione, era originario di Teramo. Ventottenne, Giulio era un aspirante soccorritore in servizio a Tarvisio, e avrebbe dovuto a breve sostenere l’esame di ingresso per entrare nel corpo.I cadaveri dei due sono stati trovati nella notte di ieri dopo un’intera sera di ricerche scattate a causa del ritardo che i due giovani stavano impiegando nel completare la difficile tratta. Sul caso indaga la Procura di Udine ma secondo una prima valutazione si sarebbe trattato di una tragica fatalità, scatenata da cause oggettive e ambientali, con un probabile crollo o distacco dall’alto che ha trascinato entrambi giù.
“A nome personale e dell’intera giunta regionale porgo le condoglianze alla famiglia di Giulio Alberto Pacchione, il giovane teramano, finanziere del Soccorso alpino delle Fiamme Gialle, che ha perso la vita insieme a un collega durante un’arrampicata mentre svolgeva attività di addestramento, e sono vicino all’intero Corpo della Guardia di Finanza che quotidianamente svolge attività anche pericolose per la tutela della nostra sicurezza”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
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