L’Associazione Orsa Pro Natura Peligna dopo un anno torna a ribadire la propria ferma e documentata contrarietà alla galleria di 13 Km attraverso il Monte Morrone, prevista nel progetto di velocizzazione della linea ferroviaria Pescara-Sulmona-Roma, nella tratta Pratola Peligna-Torre De’ Passeri.
“Sono molteplici le ragioni della contrarietà – scrive l’associazione -, quelle più rilevanti riguardano il rischio idrogeologico e il rischio sismico; le perplessità riguardano anche l’analisi costi-benefici considerando che la tratta Pratola Peligna-Torre De’ Passeri attraverso le gole non escluderebbe l’abitato di Popoli e non farebbe una gran differenza di tempi, visto che in autostrada la si percorre in una manciata di minuti”.
L’associazione, in merito al rischio idrogeologico, ricorda quando il 15 settembre 1970, durante l’esecuzione di scavo della galleria del Gran Sasso, la talpa scavatrice bucò l’enorme serbatoio di acque presenti nelle viscere della montagna. Undici operai morti, allagamenti, abbassamento della superficie della falda freatica di ben 600 metri con conseguente diminuzione della portata delle sorgenti.
“Nella zona del Monte Morrone – ribadiscono gli ambientalisti – interessata dal progetto della linea ferroviaria è presente l’acquedotto Giardino che convoglia le acque di 3 gruppi sorgivi e di un campo-pozzi provenienti dal corpo idrico sotterraneo significatico del M.Morrone e di M Rotondo. Esso costituisce il complesso più importante del sistema acquedottistico abruzzese per portata e caratteristiche tecniche; ha una portata di regime di 1400 l/sec. E’ alimentato dalle sorgenti del Giardino che scaturiscono da un ampio anfiteatro naturale posto ai piedi del Colle Marrociano a sud dell’abitato di Popoli. L’acquedotto del Giardino rifornisce i seguenti centri abitati: Alanno, Bolognano, Bussi sul Tirino, Casalincontrada, Castiglione a Casauria, Cepagatti, Chieti, Città Sant’Angelo, Lettomanoppello, Manoppello, Montesilvano, Pescara, Pianella, Rosciano, San Giovanni Teatino, Scafa, Spoltore, tocco da Casauria, Torre dei Passeri, Torrevecchia Teatina, Turrivalignani; una popolazione di circa 260 mila residenti”.
Infatti si esegua il raddoppio sul tracciato esistente, l’unica vera criticità è l’attraversamento dell’abitato di Popoli direzione Bussi. O si lascia la tratta così com’è per un breve tratto o si allarga tramite esproprio lato case.
Figurati se non erano contrario sti quattro ambientalisti da salotto!!!! Più assumono questi atteggiamenti estremisti e più la gente si allontana dalle loro (giuste) preoccupazioni sulla tutela dell’ambiente
“Non può esistere collegamento veloce tra Pescara e Roma che escluda L’Aquila”.
F I N E.
Mingaver ti sei fissato co aquila, c’hai la stazione ancora con i treni a nafta monobinario, avete sfondato 22 km di montagna per cercare uno sbocco sulla costa, “e parle’ púre”, se tuoi avi hanno costruito una città “mmièzz alle muntàgne ‘nte putèmm fa niente!!”
Quali competenze tecniche hanno questi quattro soggetti. Chi sono? Chi li finanzia? Che fanno nella vita? Se scendessero in piazza, quanti sarebbero? E la redazione che gli concede tanto spazio!
….SI VEDE CHE QUESTI CHIACCHIERONI DA 4 SOLDI NON HANNO UN CA..O DA FARE….ANDATE A LAVORARE FANCAZZISTI…..SIETE PENOSI…..
Vabbè, i poveretti ripetono quello che si possono permettere di dichiarare impunemente Antonio Di Marco e Sandro Mariani, per spaventare tutte le vecchiette della Val Pescara, (già facili prede della truffa del nipote) e fargli fare scorte di acqua minerale-come la Commissione Grandi Rischi che venne creduta a L’Aquila o Giampaolo Giuliani a Sulmona-.
“Se si continua con l’attuale tracciato, quando si arriverà al MORRONE la situazione peggiorerà, visto che perforare le sue falde acquifere SIGNIFICHERÀ LASCIARE SENZ’ACQUA CHIETI E PESCARA.”
Questo hanno detto e si trova pubblicato,
altrimenti con la nuova matematica e le moderne tecnologie, traforare il Morrone o traforare Anversa-Balsorano è una passeggiata, perché la Salini (che è stata nominata per i lavori diGenova da Spinelli e Aponte) per il traforo del Brennero nel sottoattraversamento del fiume Isarco ha adottato la tecnica del congelamento con azoto liquido a
-196 gradi. Figuriamoci perciò quale problematiche insormontabili possano oggi rappresentare una qualche minima falda acquifera.
bene,chiacchiere per dare a credere,i numeri che dicono? Infrastruttura/Opera utile,valida,efficace,conveniente ? Passeggeri,merci,abitanti?Nulla e poi nulla,quindi inutile ,oltretutto i progetti/corridoi europei TEN-T sono tutti approvati ed esecutivi,alcune tratte completate,se poi ci metti il trasporto via “droni” …purtroppo e’ l’italietta paese,minuscola di rigore,dell’incontrario,i treni sono vuoti,altro che roma/ pescara,via l’aquila,ma anche via teramo e perche’ no via napoli.ancona,milano,parigi,londra e chi piu’ ne ha ne metta di progetti,bretella di s.rufina costi milionari,numero utenti,merci ecc? Nulla e poi nulla,molto probabilmente prevalgono gli interessi particolari,o no?
Leggo messaggi pieni di astio ed offese verso chi si batte per tutelare l’ambiente…patrimonio e sopravvivenza di tutti! Gli ambientalisti difficilmente parlano a vanvera ed infatti questa associazione “Orsa pro natura” ha fornito dati e riflessioni molto sensate e condivisibili ed ha anche ricordato, giustamente, il disastro, umano ed ecologico, del 1970 avvenuto sotto il Gran Sasso.
Guido
Si ma i dati li prende da Wikipedia e sembra un pò un raggiro.
Tutte ste associazioni di animalisti ambientalisti fanncazzizti vari chi li finanzia??? Gente che nn ha niente da fare vadano a lavorare x ogni opera che eventualmente devi realizzarsi x il bene della Regione o nazione Italia trova sempre qualche sfaccettato ché è contrario ora hanno rotto i cosiddetti…….
Tex, complimenti a te ed altri per la “correttezza” dei commenti: sappi, però, che noi ambientalisti non siamo “fancazzisti” (io lavoro da 34 anni) e non ci finanzia nessuno,anzi siamo noi che impegniamo tempo e denaro in iniziative a tutela dell’ambiente e, dunque, della salute e sopravvivenza nostra , vostra e delle generazioni future. Personalmente non conoscevo l’Ass.”Orsa pro Natura P.”, ma trovo il suo intervento lucido e ben supportato da dati e informazioni.