Tra i banchi al freddo: niente riscaldamento alla Masciangioli-Capograssi nelle ore centrali

Si mangia e si studia nel gelo alle scuole Masciangioli-Capograssi, dove gli alunni battono i denti non per masticare ma per le temperature che crollano, puntualmente, ogni giorno a mezzogiorno. Già, perché da quell’ora i termosifoni dell’istituto smettono di funzionare, raffreddandosi e ripartendo solo alle 14:00. Ma per riportare il tepore in aula ci vuole tempo, almeno un paio di ore. Ed ecco che fino alle 16:00 studenti e docenti sono costretti ad infilare giubbotti e sciarpe.

Il problema era già stato segnalato lo scorso nove novembre, ma solo con l’abbassamento delle temperature di inizio gennaio ha iniziato a tormentare la popolazione scolastica. A nulla è valsa la nota inoltrata un paio di mesi fa dal Comune alla ditta che gestisce l’impianto. L’impegno di riportare il caldo in aula da dopo le festività natalizie è stato disatteso.

Ieri le spiegazioni della ditta che ha in gestione il servizio, e che lo controlla da remoto dall’Emilia Romagna. I termosifoni, secondo la ditta, si spegnerebbero quando il termostato tocca la temperatura di venti gradi. Guarda caso, sempre alle ore dodici, con le temperature reali che in aula sono ben al di sotto della soglia comunicata dalla società. Ieri il Comune ha chiesto alla ditta appaltatrice di verificare il posizionamento dei termostati e di documentare con fotografie la temperatura e l’attività della centrale termica.

Tra scuola Secondaria di I gradi, Primaria e Infanzia, la gelida sede di via Dalmazia ospita circa un migliaio di studenti, di cui una parte resta fino al pomeriggio per svolgere l’orario prolungato. “Abbiamo subito segnalato al Comune il disservizio – commenta la dirigente Domenica Pagano – chiedendo non solo la continuità della temperatura, ma anche di alzare di qualche grado quella attuale”.

1 Commento su "Tra i banchi al freddo: niente riscaldamento alla Masciangioli-Capograssi nelle ore centrali"

  1. Hanno dovuto finanziare la bretella per l’aquila ora bisogna risparmiare

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