Nella saletta del Gran Caffè ci sono pezzi importanti della sinistra e del centrosinistra che fu, ma anche quote consistenti di quello che era una volta il progetto civico di Gerosolimo-Casini, quel progetto che oggi, da dietro il tavolo, il candidato alle elezioni regionali Mimmo Di Benedetto, definisce “un massacro per la città e per la comunità”.
L’ex Ds-Pd Sandro De Panfilis cita Gramsci nella presentazione dei candidati “Centristi per l’Europa” che sosterrà Giovanni Legnini: “Odio gli indifferenti”, diceva il filosofo.
E con questo spirito “siamo tornati ancora una volta”, perché l’obiettivo è quello di ridare competenze alla politica.
Basta insomma con le declinazioni del nuovo e dell’antipolitica: il gruppo messo su da Di Benedetto per le regionali si propone una sfida che va oltre le elezioni regionali, per ricostruire il tessuto politico del centrosinistra. C’è il consigliere Francesco Perrotta, l’ex sindaco e assessore regionale Franco La Civita, l’ex consigliere Salvatore Di Cesare e l’ex presidente del consiglio Franco Casciani. Ma di strada da fare ce n’è ancora tanta, come si evince dal quadro frastagliato delle candidature del territorio: “Ci abbiamo provato a mettere insieme gli altri – dice Di Benedetto riferendosi a Pingue e De Crescentiis – ma c’erano posizioni precostituite sulle candidature e questo non era accettabile”.
Al fianco dell’ex consigliere comunale anche una che di esperienza non ne ha nessuna, la candidata Mariangela Cianfaglione, “moglie e madre che ha deciso di contribuire a creare le condizioni per continuare a vivere su questo territorio”.
Coesione sociale e territoriale, lavoro per il riconoscimento dell’area di crisi, battaglia per la riclassificazione dell’ospedale di Sulmona in primo livello e riapertura del tavolo tecnico per la centrale e il gasdotto Snam, sono le priorità dei Centristi per l’Europa.
“Sono temi che forse tutti sostengono – continua Di Benedetto -, ma che nessuno in Regione ha difeso ed affrontato quando era il momento di dimostrare con i fatti di essere e lavorare per il territorio. Noi siamo credibili, lo dice la nostra storia politica e personale e siamo pronti per dare il nostro contributo: per la regione, ma anche per il Comune di Sulmona, per gli enti sovracomunali, per il territorio tutto”.
E quale sarebbe questa competenza?
Non sapevo di questo incontro.
A leggere questo resoconto mi sembra interessante.
Sarebbe il caso approfondire alcuni temi. In questi giorni si può e di deve.
Certo l’indifferenza è insopportabile.
Ma di può starci. Non di chi voleva starci ed è stato fatto fuori.
La storia di questa città ne è piena. Ed è questo il cancro.
ma quante persone candidate con Legnini? un esercito…….andranno tutti d’accordo?…..
I posti sono 30 (31 con il presidente), vanno solo suddivisi.
Non c’è limite al numero di liste nelle varie coalizioni, l’inghippo è nella legge proporzionale che prevede lo sbarramento del 4% per le liste non coalizzate, e del 2% per le liste coalizzate.. una bella differenza numerica per i piccoli partitini(ed è per questo che cercano sempre l’apparentamento),ma l’importante è che portino voti al presidente!!! 🤑