La banda del pacco torna a colpire o quanto meno ci ha provato. Questa volta è accaduto a Roccacasale con il tentativo di truffa perpetrato sempre a danno di anziani. I casi, avvenuti nel giro di una mattinata, sono due, sventati per un puro colpo di fortuna. In entrambe le abitazioni, infatti, si erano ritrovati, proprio nel momento della chiamata, i rispettivi figli degli anziani contattati telefonicamente. Il repertorio è sempre lo stesso, la consegna di un pacco per conto di un nipote o parente prossimo in cambio di soldi, spesso una bella somma.
In uno dei due episodi, nello specifico, pare che il truffatore si fosse spacciato proprio per uno dei nipoti, ma al momento del passaggio della chiamata al proprio figlio la persona all’altro capo della linea si è affrettata a farfugliare qualche nome e a riagganciare la cornetta. Curioso, in questo senso, come i truffatori riescano ad essere a conoscenza di diversi particolari.
Dopo un relativo periodo di tranquillità, quindi, la banda è tornata ad attivarsi in Valle Peligna. I casi che nel tempo si sono susseguiti sono diversi e diffusi in tutto il circondario. Ad ottobre scorso, addirittura, c’era stato un arresto a Sulmona a seguito dell’ennesimo episodio a danno, in quel caso, della suocera di un ispettore di polizia con tanto di inseguimento lungo Corso Ovidio. Purtroppo non sempre i tentativi si sono conclusi favorevolmente per i truffati.
L’appello, dunque, è quello di prestare massima attenzione e di diffidare assolutamente da chiamate di questo tipo.
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