Torna, Abdul

Caro Abdul,

oggi è il primo ottobre 2030 e, da quando avete smesso di emigrare, qui va sempre peggio.

Ormai è una guerra civile globale, tutti contro tutti. Sembra la Sezione Divorzi del tribunale il lunedi mattina, tutti vogliono separarsi, ogni pianura con i suoi pianuristi, ogni monte coi suoi montanari, ogni dialetto i condialettisti. Un governo a condominio, una moneta per quartiere, una pattuglia di guardie private per isolato.

Chi prova a manifestare si trova contro un muro di celerini, rischia il carcere o, se riesce a scappare, un lacrimogeno in bocca, una friggitina di antisommossa elettrico, una manganellata a giro.

Mio cognato è uscito un attimo dall’isolato a comprare le sigarette che il suo tabaccaio era chiuso e non è potuto rientrare perché aveva dimenticato il permesso condominiale. E’ stato due mesi a girare sul raccordo, finché l’amministratore, mosso a compassione, ha chiamato un suo contatto alla polizia giurandogli che si trattava di condomino sempre puntuale con le bollette e l’hanno recuperato barbone in un autogrill dismesso di Casalotti.

 

Nessuno esce di casa, compreso quando è festa. Stiamo come in Futura di Lucio Dalla, con i sacchi di sale alle finestre. Comunichiamo solo con Facebook ma se scriviamo qualcosa di sconveniente, un accenno a un varco non controllato, a un’ospitata all’amica dell’isolato a fianco e ci bannano per mesi. E ciao contatti. Solo selfie. Mi sono fotografato da tutte le angolature, ho più foto io che la Ratajkowsky, pure l’alluce valgo per farlo vedere al podologo che sta in un altro comprensorio.

 

Lavoriamo ma non ci pagano nemmeno a rapinarli. Chi rapinare poi e soprattutto, ammesso che li trovi,  che ci fai con i bit-coin? Col fruttivendolo condominiale funziona a baratto, una zucchina ogni ora di fila all’Inps, un cavolfiore a bolletta contestata all’Acea. Con il pizzicarolo, che per fortuna ha un figlio ciuccio, un etto di mortadella ogni ora di ripetizione di educazione tecnica, il prosciutto solo agli esami. L’idraulico mi ha insegnato a cavarmela in cambio di un’insalata di pomodori con l’origano ma gli impianti sono un colabrodo, cosicchè ogni piano si tiene il piscio del condomino soprastante.

Il dentista, per esempio, sta nell’altro isolato. Serve un permesso speciale per farsi visitare ma poi, per rientrare a casa, devi consegnare alle guardie il dente cariato in una bustina sigillata. Per fortuna  il ragazzetto a piano terra, in cambio di un grammo di fumo, spaccia denti cariati rubati di notte dagli scheletri del cimitero.

Nessuno fa figli anche perché, a parte partorire a casa che sarebbe il meno, ogni nuovo membro della casa è una sovratassa di occupazione suolo condominiale e nessuno può permetterselo.

 

Lo so, Abdul, ti faccio pena, mi chiederai ma come vi siete ridotti così.

 

Non lo so. Giorno per giorno, rinuncia per rinuncia, sopportazione per sopportazione, ci è finita che non siamo più capaci a ribellarci, la disabitudine ci ha resi inetti pure ad organizzarci. Per miracolo siamo riusciti ad accordarci sull’antenna centralizzata che chi voleva internet, chi Rete 4, chi la linea telefonica. Per fare la spesa collettiva fuori dall’isolato lanciamo i dadi, chi si rifiuta lo chiudiamo in casa, esce solo per l’acqua, una volta a settimana, con le bottiglie, se piove.

 

Per questo ti scrivo, Abdul, ti prego, aiutaci. Parla con i tuoi amici e mandagli questo messaggio:

Tornate, fratelli del Terzo Mondo, l’Europa vi aspetta a braccia spalancate.

 

Fino a fine anno c’è il 3 x 2, ogni coppia può portarsi un conoscente. Se vi mettete d’accordo con una coppia di amici potete ricongiungerne un’altra e fanno sei cittadini europei. Abbiamo fatto una rete di condomini tramite segnali morse dal tombino della fognatura comune, c’è posto per centinaia di migliaia di voi.

Basta dittature, capanne, epidemie. Vi diamo una casa con la tv e l’aria condizionata, codice fiscale, carta d’identità, iphone, panda familiare, veniamo a stare da voi se necessario, ognuno a casa dell’altro.

Ma, per carità, fatelo per Allah, per la Madonna di Lourdes, per Padre Pio o per i pescatori siciliani che tanti di voi hanno raccolto in mare, voi che siete forti e incazzati, tenetevi tutto ma veniteci a fare la rivoluzione. A casa nostra.

 

Tvb,

il tuo amico italiano

 

Antonio Pizzola

 

 

 

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