“Ti brucio la macchina”, condannato per stalking verso l’ex compagna

Arriva la sentenza in primo grado per Giulio La Gatta (39 anni) condannato a un anno e due mesi di reclusione per atti persecutori nei confronti della ex compagna. La pena è stata inflitta questa mattina, dal giudice del Tribunale di Sulmona, Irene Giamminonni. E’ una storia di stalking, andata avanti per circa un anno seconda l’accusa, tra il 2023 e il 2024. Mesi nei quali La Gatta avrebbe perseguitato la donna, subissandola di messaggi quotidianamente, seguendola con appostamenti fino ad arrivare alle minacce.

“Ti brucio la macchina, fatti il segno della croce” è solo uno dei messaggi che l’uomo aveva inviato alla vittima. A muovere il trentanovenne a compiere simili gesti, secondo l’imputazione, sarebbe la gelosia ossessiva nei confronti della donna. Tant’è che all’epoca dei fatti, il Tribunale peligno aveva applicato il braccialetto elettronico a La Gatta, per controllare il rispetto del divieto di avvicinamento.

Secondo il trentanovenne, non ci sarebbe stato alcun atto persecutorio. I contatti, stando alla tesi della difesa, erano abituali fino a poche settimane prima dei fatti contestati dalla vittima. La pena per La Gatta, condannato anche al pagamento delle spese processuali, resterà sospesa, con l’uomo che dovrà intraprendere un percorso di recupero.

2 Commenti su "“Ti brucio la macchina”, condannato per stalking verso l’ex compagna"

  1. Fa pure il militare sto soggettone

    • Giusto fa bene la magistratura ad interessarsi di queste gravi parole mentre in sanità pagano tutto tre volte in più con gli appalti, e, nelle autostrade stanno sostituendo il cemento depotenziato con altro cemento depotenziato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*