Terapie intensive al 15%: l’Abruzzo intravede la zona gialla

Il numero dei guariti torna a superare quello degli attualmente positivi che, da dieci giorni, aveva fatto registrare un sorpasso inquietante, certificando cioè come nell’ultimo mese i casi accertati fossero più di quelli registrati nei due anni di pandemia.

Con 4214 guarigioni di oggi, infatti, il numero dei positivi in Abruzzo scende a 112534 (2172 in meno rispetto a ieri), a fronte dei 121670 che il Covid lo hanno superato.

Anche il tasso di positività resta sotto la soglia del 10% (9,38%) con 2064 casi a referto su circa 22mila tamponi eseguiti, con la provincia di Chieti che continua ad essere la più colpita (578 nuovi casi), seguita da quella di Teramo (490), dell’Aquila (468) e di Pescara (435).

Altri 4 decessi, poi, si aggiungono alla lista dei lutti abruzzesi: 2855 fino ad oggi per e con Covid.

L’attenzione, però, è alta sulle ospedalizzazioni, perché da queste dipende il ritorno dell’Abruzzo in zona gialla a partire da lunedì prossimo: la situazione dei ricoveri in area medica, a dire il vero, continua a crescere. Oggi ci sono stati infatti altri 6 ricoveri per un totale di 535 pazienti e un indice di occupazione che supera il 38,7% (il 40% è la soglia per la zona rossa, il 30% per quella arancione). In compenso a salvare l’Abruzzo dall’arancione sarà molto probabilmente l’indice di occupazione delle terapie intensive che oggi segna un notevole miglioramento: 3 ricoveri in meno per un totale di 28 posti occupati, ovvero il 15,4% a fronte del superamento del 20% che implicherebbe la zona arancione.

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