Tentò di uccidere la moglie: suicida in carcere il macedone residente a Capestrano

Il suicidio lo aveva già tentato il 14 novembre scorso, dopo aver inferto dieci coltellate alla moglie. E oggi, Jeton Bislimi, il 36enne macedone residente a Capestrano, la vita se l’è tolta davvero. Lo hanno trovato impiccato nella sua cella nel carcere di Castrogno di Teramo, dove l’uomo era stato trasferito dopo essere uscito dall’ospedale San Salvatore e dal coma prodotto da una quantità imprecisata di farmaci ingeriti dopo il tentato femminicidio.

La moglie, 34enne sempre macedone, si era invece ripresa dalle profonde ferite ricevute, seppur uscendo dall’ospedale dopo diversi giorni.

A dicembre il tribunale aveva tolto la potestà genitoriale sui due figli all’uomo che, davanti al giudice per le indagini preliminari, non aveva neanche tentato di spiegare cosa fosse accaduto, scegliendo di avvalersi della facoltà di non rispondere.

All’origine dell’accoltellamento c’era stata probabilmente un movente di gelosia, o meglio di terrore di essere abbandonato dalla moglie che con lui, tra le altre cose, cantava nelle serate di piano bar in giro per diversi locali anche all’estero.

Bislimi venne arrestato dai carabinieri di Sulmona la sera stessa del tentato femminicidio e piantonato in ospedale fino al suo trasferimento in carcere, dove oggi si è tolto la vita.

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