Tentato omicidio con l’aggravante dell’odio razziale: è un provvedimento severo e importante, soprattutto per il messaggio che lancia, quello adottato questa mattina dal giudice per le indagini preliminari Marco Billi che su richiesta del sostituto procuratore Stefano Iafolla ha disposto l’arresto dei due aggressori del centro migranti.
Serafino Di Lorenzo, trentanove anni di Sulmona, e Nicola Spagnoletti, quarantacinquenne senza tetto di origine toscana, sono ora in galera, nel carcere di via Lamaccio dove la polizia, che ha compiuto le indagini, li ha trasferiti alle prime ore della mattina.
I due la sera del 12 giugno scorso si recarono nel centro di accoglienza per migranti della Casa Santa (che in queste ore è in fase di smobilitazione) brandendo una pistola scacciacani e prelevando alcuni profughi costringendoli ad entrare nei bagni. Durante l’incursione uno dei profughi, un cittadino del Gambia di ventitré anni, affrontò gli aggressori disarmandoli, ma per questo ricevette una coltellata al fianco (guarda video – aggressione al centro di accoglienza – nella sezione “de visu”)
I due vennero bloccati nel centro di accoglienza dagli stessi migranti che chiamarono la polizia impedendo ai due aggressori di scappare e non rispondendo alle provocazioni e alle minacce.
Di Lorenzo e Spagnoletti si allontanarono quindi minacciando di dare fuoco al centro e nei giorni successivi Di Lorenzo difese la sua “impresa” definendo “scimmioni spacciatori” i ragazzi del centro.
Secondo la sua versione, infatti, uno dei richiedenti asilo avrebbe venduto una dose di marijuana non buona ad una minorenne e per questo avevano voluto dargli una lezione.
Ma la versione di Di Lorenzo non ebbe alcun riscontro e anzi l’ipotesi del gesto a sfondo razzista prese sempre più piede.
La polizia qualche giorno dopo esegui anche il sequestro del telefono a Di Lorenzo e forse anche questo ha contribuito a rafforzare l’ipotesi del tentato omicidio e soprattutto dell’aggravante dell’odio razziale.
Ma poi per l’operazione Papavero?
più che papavero direi paparuolo….una cosa buona è che almeno 18 migranti sono andati via da Sulmona, gli ospiti dell’europa park hotel bastano e avanzano. testimoniano alla perfezione la decadenza della Sulmona di un tempo..qui ormai sono bravi solo i gestori dell’immondizia, basta pulire un vicolo che si fanno gli applausi da soli….mammamè….
Ops richiedente asilo ospite a Sulmona beccato da cane della finanza. E ora? https://report-age.com/2018/08/07/richiedente-asilo-di-sulmona-arrestato-a-pescara-per-spaccio-di-sostanze-stupefacenti/
ecco un tipico esempio di razzismo. allora cosa? mi sembra che il giovane ferito abbia 23 anni e sia del Gambia e non 21 e nigeriano. quindi non c’è correlazione, semplice, chiaro. per chi ha l’onestà intellettuale di capire. per chi ha almeno un po’ di intelletto. seconda questione, signora eleonora: seppure si fosse trattato della stessa persona, questo autorizza lo sceriffo di turno a farsi giustizia da solo (a che titolo poi)?
commento riferito al risultato della finanza sul blitz antidroga. Tutte le testate ne parlano