Tenere pulito, grazie. La musica militante di Franciosa

“Tenere pulito, grazie” è un monito per gli amanti dell’ordine, ma da qualche settimana è anche il nome del primo album solita del percussionista e batterista degli Andamarosa, Antonio Franciosa. Un disco che raccoglie frasi, impressioni e stati d’animo dell’ultima parte della vita di Franciosa, realizzato: “Nelle frazioni di tempo utili di una vita alla perenne ricerca di una accordatura possibile con il mondo e che chiude un ciclo per me denso di forti contenuti emotivi”.

“È un’idea che mi è sempre piaciuta – spiega Franciosa – quella di realizzare un album tutto mio. In questi ultimi anni ho raccolto tanti flash che la vita mi suggeriva, dai momenti bui, ai dubbi sul futuro, alle ninnananne cantate ai miei figli, ai momenti di attivismo sociale”. L’album che sta per nascere è denso di contenuti politici e sociali, Franciosa del resto è un attivista No Snam della prima ora e proprio il primo singolo dell’album parla della questione come si evince chiaramente dal titolo: Grandi Opere. Alcuni brani sono più intimisti, altri raccontano storie di Sulmona, altri ancora sono più politici e parlano di ambiente, migranti e disastri come il crollo della Casa dello Studente dell’Aquila il 6 aprile 2009.

Per produrre l’album Franciosa ha avviato una raccolta fondi, nella quale si può pre-ordinare l’album – qui informazioni – nel quale si è ritrovato polistrumentista, raccogliendo giri di accordi di chitarra e pianoforte e ritmi di percussioni che gli ronzavano in testa. Hanno collaborato col lui i musicisti che lo accompagnano da diversi anni come Rosanna Di Lisio, Danilo Avolio e Massimo Domenicano, ma anche altri come Redi Hasa, violoncellista di Nicola Piovani e il sassofonista Pasquale Laino.

“Tenere pulito, grazie” sarà pubblicato fra circa due mesi e come lo definisce Franciosa stesso: “È un invito al rispetto di persone, luoghi, animali e cose e racconta di uno stato dell’arte affatto gratificante di una contemporaneità allo sbando, che avrebbe bisogno di ridefinire le direzioni di viaggio e ristabilire i canoni fondamentali delle rotte da percorrere”, un disco che prende posizione, in un momento storico come questo dove da più parti si scende in piazza e si chiede di invertire la rotta per la salvaguardia dell’ambiente e del pianeta.

Savino Monterisi

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