L’affidamento diretto del teatro comunale di Pratola Peligna, da parte della’amministrazione comunale, non è piaciuto a quelli dell’opposizione di Pratola Insieme. Da contestare ci sarebbero essenzialmente due punti: l’inesperienza dell’associazione Informart alla quale il teatro è stato assegnato, che all’attivo sembra non avere esperienza nel campo teatrale, e le modalità con cui è stata prescelta. “Due pesi e due misure” inaccettabili per il gruppo di minoranza il quale ha solleticato anche l’affare economico per il contributo che annualmente verrà corrisposto: diecimila euro. Un affidamento “non privo di rilevanza economico” rimarcano richiamando una sentenza del Consiglio di Stato (n. 5781 del 2008) che vorrebbe illeggittima una procedura di questo tipo.
Esperienza sul campo e iter, dunque, sono i dilemmi nati nell’ambito di questo cambio gestione arrivato qualche giorno prima della scadenza di quello del Florian al 31 dicembre che, era già deciso, non avrebbe ottenuto un rinnovo e tirandosi fuori il Comune da un eventuale ingresso all’interno dell’associazione uscente. Sulla presunta inesperienza o meno di Informart, presieduta da Beatrice Terrafina consorte del pittore Silvio Formichetti, la minoranza chiede al sindaco “se abbia verificato, ovviamente prima dell’affidamento all’associazione neonata, quale esperienza la stessa abbia maturato in tale settore. A noi di Pratola Insieme, pare che non vi siano tracce in tal senso, forse anche a causa della recentissima costituzione. Provate a cercare sul motore di ricerca Google inserendo: ‘Associazione Informart’ e troverete il nulla”. C’è da dire che il coinvolgimento nel gruppo di Valentina D’Andrea, attrice e regista teatrale, potrebbe sedare in parte le polemiche colmando la natura tecnica della questione.
Probabilmente non quelle sulle modalità di affidamento perchè sebbene “riteniamo un bene l’aver affidato la gestione del servizio ad un’associazione locale”, nei fatti il gruppo chiede perchè “non è stata data la possibilità ad altre associazioni locali di avanzare la loro proposta?”. Un metodo che minerebbe la democrazia conclude Pratola Insieme. Intanto si è in attesa di conoscere la programmazione di Informart che, da convenzione, dovrebbe mettere in scena un numero cospicuo di spettacoli e laboratori, con un sipario tutto da aprire.
S.P.
Quando quelli di sinistra al potere, chiamano i loro lecchini, caudatari e simpatizzanti e li “sbatacchiano” con tanto di glutei possenti sugli scranni che contano,senza nemmeno uno straccio di avviso pubblico o quanto meno di pubblico concorso(spesso si sa chi vince),tutto normale. Ma se quei poveretti, della così detta destra,fanno più o meno la stessa cosa, si alza una canea rimbombante,sempre dal lato sinistro.
Tutto sotto controllo…io so’ io e voi non siete un cxzzx.