
Quattro sold out su cinque spettacoli: la stagione di prosa del Caniglia gestita dall’associazione Meta continua a sorprendere e continua, soprattutto, a riempire il teatro come mai era accaduto in passato.
Sabato scorso anche lo spettacolo di Lunetta Savino, “La madre” di Florian Zeller, ha visto il tutto esaurito in via De Nino, nonostante si trattasse di un testo non facilissimo, seppur portato in scena da nomi importanti che oltre alla nota attrice, ha visto sul palco Andrea Renzi, Niccolò Ferrero e Chiarastella Sorrentino.
Applausi a scena aperta e ovazioni anche a questo giro, insomma, per una formula che ha puntato sì su nomi e spettacoli “sicuri”, ma che ha anche osato, come è stato per il Don Giovanni a Soho che, se non il sold out, ha comunque riempito il teatro con circa cinquecento presenze.
Una stagione partita sotto i migliori auspici, con il debutto il 5 novembre de Il malato immaginario con Emilio Solfrizzi e un tutto esaurito ripetuto anche per il Don Chisciotte con Alessio Boni (il 29 gennaio), e con L’erba del vicino è sempre più verde con Carlo Buccirosso (l’11 febbraio).
Restano ora gli ultimi due spettacoli per chiudere la stagione, almeno quella ufficiale: Divagazioni e delizie di John Gay con Daniele Pecci il 18 marzo e L’attimo fuggente con Luca Bastianello e Nicolò Bertonelli il prossimo 8 aprile, il sabato di Pasqua che si annuncia come l’ennesima bella sorpresa per i velluti rossi del Caniglia.
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