Tavola Rotonda è il nome di una delle montagne della Majella che si affaccia su Campo di Giove, “ma è anche il simbolo dell’intento cooperativo paritario per antonomasia, dove Uno vale Uno e dove attorno a un tavolo senza capi o subordinati ciascuna componente della Comunità è accolta e le sue idee discusse e valutate”. E si infoltiscono le iscrizioni, raggiungendo infatti quota 56 tessere sociali, la Cooperativa di comunità da quel 12 maggio di presentazione continua a credere che proprio col decrescere delle disponibilità di risorse economiche da parte delle amministrazioni dei piccoli centri montani, la cooperativa sia essa lo strumento appropriato attraverso il quale i cittadini stessi potranno prendersi carico dello sviluppo economico e soprattutto sociale del territorio, che è sottoposto sempre più allo spopolamento e alla fuga dei ragazzi.
“Crediamo che una società inclusiva debba permettere ai propri membri più anziani di accedere ai servizi assistenziali di cura della persona e della casa attraverso figure residenti nella comunità stessa, che avranno più a cuore le persone, le famiglie e le loro storie. Allo stesso tempo le famiglie più giovani devono avere a disposizione servizi extrascolastici, ludici e sportivi la cui assenza ha troppo spesso spinto le stesse a spostarsi altrove”.
Le stesse tendenze turistiche indicano una ricerca meticolosa e programmata verso le offerte che valorizzano gli aspetti culturali (tradizioni e folclore), ambientali (natura e cura del paesaggio), sociali (artigianato, cucina e agricoltura tradizionali), architettonico (decoro urbano e cura del centro storico) “per questo – conclude il presidente Domenico Curciarello – lavoreremo affinché Campo di Giove possa proporsi come meta per coloro che scelgono per i loro viaggi il Turismo Esperienziale in un Borgo Autentico immerso in una Natura Incontaminata all’interno del Parco Nazionale della Majella”.
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