Tasse, la cassa va ai privati. L’esattore non sarà più il Comune

Attualmente il servizio è tornato tutto in Comune, anche se da settembre scorso, grazie ad un affidamento diretto sotto soglia, c’è una nuova società esterna, Connettitalia, a supportare gli uffici. Società nella quale lavora l’ex consigliere comunale Alessio Di Masci, figlio dell’attuale consigliere Bruno.
Ma l’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di esternalizzare l’intero servizio di riscossione tributi, perché, ammette la dirigente del secondo settore, il personale a disposizione (tre in tutto) non ce la fa a gestire la mole di lavoro da cui dipende la sostenibilità finanziaria dell’ente.
Così la giunta ha approvato una delibera, che dovrà passare il vaglio del consiglio comunale, nella quale si decide di mettere a bando tutta la gestione della riscossione e accertamento delle tasse che devono pagare i sulmonesi. Iuc e Tares (fino ad estinzione) che finora erano state gestite dagli uffici di palazzo San Francesco, ma anche i cosiddetti tributi minori (come le affissioni) che per venticinque anni, fino ad agosto scorso, sono stati gestiti da esterni e in particolare dalla Andreani tributi la cui convenzione è scaduta però a gennaio scorso dopo sei anni dall’ultimo appalto.
Il Comune ha così ritenuto “ottimale per l’ente individuare un unico operatore economico specializzato a cui affidare, ai sensi di legge, il complesso di attività del ciclo di gestione dell’entrate tributarie dell’ente, anche in termini di assistenza, accertamento fiscale, controlli e riscossione coattiva per consentire il superamento dell’attuale frammentazione gestionale, con conseguenti riflessi positivi sull’efficienza ed efficacia del servizio reso, nonché di miglioramento in termini di fruibilità e di semplificazione nell’assolvimento da parte dei contribuenti”.
In altre parole prossimamente a bussare alla porta con l’avviso di pagamento non verrà più il Comune, ma una società esterna che si aggiudicherà la gara e che certo non avrà l’elasticità che finora ha avuto l’ente pubblico. Anche perché nel frattempo le tasse evase o meglio non pagate sono aumentate e, insomma, occorre stringere la cinghia e raschiare il barile per consentire al Comune di rimanere con la liquidità necessaria.
La gara che si dovrà fare presumibilmente a marzo, sempre che nel frattempo la Cuc di Sulmona provveda a mettere su la piattaforma informatica per tornare a fare le gare, avrà un valore consistente: sia dal punto di vista economico (il valore dell’appalto si aggira intorno al milione di euro), sia dal punto di vista sociale, se così si può dire, perché l’esattore esterno andrà inevitabilmente a imbattersi in situazioni che spesso sono di disagio economico.
Sarà insomma un passaggio delicato che consegnerà le casse pubbliche in mano ad un privato.

2 Commenti su "Tasse, la cassa va ai privati. L’esattore non sarà più il Comune"

  1. Sono queste piccole cose che dimostrano come per alcuni non siamo una “più comunità” (ma forse non lo siamo stati mai veramente), bensì solo e soltanto “contribuenti”. Complimenti per la lungimiranza.

  2. Aldo Tassinari | 14 Dicembre 2018 at 17:08 | Rispondi

    che vergogna, un vero schifo, abolirei subito la determina di affidamento diretto. manderei tutto alla corte dei conti e sbatterei fuori dal comune chi non lavora. e basta!!!

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