Se per alcuni residenti le cartelle della Tari sono arrivate e pure parecchio salate, è il caso dei residenti di Introdacqua, per altri, alcuni cittadini di Sulmona, risultano tuttora non pervenute. Parliamo della tassa sui rifiuti, l’imposta comunale che gli italiani sono chiamati a pagare entro il 16 novembre. Peccato che l’ufficio tributi non abbia ancora inviato a non pochi sulmonesi quelle lettere, non due o tre casi ma 800 missive non ancora spedite. Quelle regolarmente inviate invece sono 11mila. Il mancato ricevimento del bollettino è stato fatto notare al Comune che da oggi si è organizzato con un front office, sportelli aperti per ricevere l’utenza che potrà oltre che richiedere informazioni, ritirare direttamente dagli uffici gli avvisi. L’assessore La Civita (anche se la delega non è più la sua) chiarisce che il problema è stato prontamente risolto e che sul sito del Comune è stato pubblicato il servizio di apertura degli sportelli per cittadini e specifica “non ci saranno problemi o maggiorazioni sul pagamento della tassa in ritardo, è un problema che non possiamo scaricare sui cittadini”.
Intanto ad Introdacqua scoppia il caso che vede recapitate delle Tari ingrassate. Anche qui parliamo di un errore tecnico, nella pratica è stata applicata più volte la quota variabile che nella norma va calcolata una volta sola. Cartelle maggiorate per problemi di categorizzazione sugli scantinati, garage, anche i non residenti hanno trovato una bella sorpresa nell’avviso, per loro il conteggio è passato da 2 a 4, insomma la cifra anche per i villeggianti risulta lievitata. A spiegarlo è il consigliere Mariano Silvestri di Uniti per Introdacqua, che pur giustificando l’errore umano, chiede però che le bollette vengano rettificate e rimborsati i cittadini. In risposta al sindaco che ha redarguito l’opposizione alla quale insomma risponde che se la minoranza era a conoscenza del problema doveva dirlo prima, Silvestri specifica che è l’ora di ammettere l’errore, non il primo dato che anche l’anno scorso si è assistito alla stessa scena. “Alla richiesta di risposte il sindaco rimanda al responsabile dell’ufficio tributi lo stesso che due giorni fa è stato arrestato, dunque per capire dovremo aspettare la nomina di un nuovo responsabile, quindi passerà un anno nel frattempo” incalza Silvestri. Il sindaco Teenzio Di Censo ribatte “i conteggi sono usciti ora, dopo l’interrogazione dei 5stelle, quindi il Ministero ha risposto adesso e non prima come vogliono far capire loro. Se erano tanto informati per quale motivo non hanno parlato prima? qual è la logica?”
Ai cittadini toccherà presentare un’istanza per ricevere i soldi indietro.
Problemi ordinari con la Tari, croce non solo per i cittadini ma anche per i Comuni se si pensa che un municipio su tre in Italia cade nell’errore dei conteggi.
A.S.
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