Tap, NoHub: “Italia condannata ai fossili. Quali scuse per il Sulmona-Foligno?”

Alle severe dichiarazioni del consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci fanno eco anche quelle del Coordinamento No Hub del Gas. La questione Tap, che prosegue nonostante le promesse del governo Cinque Stelle-Lega Salvini, parte dall’Azerbaigian, ma non si ferma in Puglia. Le preoccupazioni si estendono, infatti, anche al gasdotto Sulmona-Foligno e sono proprio i NoHub a porvi l’accento sottolineando, tra l’altro, come “Si condanna l’Italia alla deriva fossile fino al 2070 alla faccia degli accordi di Parigi e degli allarmi degli scienziati” i quali, in sintesi, hanno parlato di azzerare le emissioni di Co2 entro il 2050. Gli accordi per la Tap, invece, si protrarranno per altri vent’anni rispetto al “punto di non ritorno” stabilito dagli esperti. Siamo all’anno zero, il comprendere le difficoltà della Terra nel proseguire a questi ritmi è cosa assai ardua, il rischio è la sua concreta invivibilità. E le promesse del premier Conte, di Di Maio e Costa appaiono, oggi, parole al vento.
“Solidarietà al popolo NoTap” nel ribadire, quindi, la “netta contrarietà ai numerosi progetti in corso di autorizzazione che vogliono trasformare la penisola in una piattaforma logistica per le fossili” aggiungono dal movimento. L’incoerenza in questo caso pare farla da padrona perchè “la valutazione ambientale delle criticità del TAP- spiegano- è stata fatta dal Ministro dell’Ambiente Costa sulla base dei documenti di quella commissione VIA nazionale che fino a pochi mesi fa il M5S aveva cercato di portare nei tribunali denunciando conflitti di interesse. Ora quanto detto da quella stessa Commissione diviene oro colato. Pensavano forse di trovare scritto nei documenti tutta la verità su questo progetto? “.


“Non vi è il tempo di fare transizioni con il metano (a parte che ormai è dimostrato che ha un effetto clima alterante come il petrolio)” proseguono dal NoHub che sollevano, a questo punto, la questione del Sulmona-Foligno ancora in fase di autorizzazione “presso il Consiglio dei Ministri e privo, quindi, di qualsiasi possibili scuse su fantomatiche e inesistenti penali o criticità per risarcimenti danni, sarà interessante capire cosa intende fare questo Governo. Strumentalizzeranno anche questa lotta?”.

S. P.

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