Non è un’impresa che si insedia nella Zes, né la soluzione al groviglio di Cogesa, tanto meno una risposta alla sanità carente o alle minacce al tribunale.
E’ una cosa semplice, piccola e per i piccoli. E neanche nuova, perché Pratola la adottò già una decina di anni fa (per poi interromperla).
Da oggi una cinquantina di bambini delle scuole primarie Masciangioli di Sulmona, indosseranno una pettorina gialla e a scuola ci andranno a piedi.
Parte oggi, seppur con un po’ di ritardo, infatti, il Pedibus, che vede la scuola sulmonese tra le sei abruzzesi coinvolte nel progetto nazionale adottato anche in Emilia Romagna, Marche e Lombardia e che vede l’Università dell’Aquila come capofila.
Si tratta di una delle misure (le altre sono i marked playground e le pause attive) inserite nel Wahps che sta per whole active health promoting schools: un’iniziativa sperimentale per prevenire e combattere le malattie nei più piccoli, in particolare quelle legate all’obesità o comunque alla sedentarietà.
Educare al movimento è l’obiettivo principale, che non è solo questione di salute, ma anche di educazione civica e relazionale.
I bambini, in pratica, saliranno su un bus fatto di gambe, per camminare, accompagnati da guide formate, fino a scuola: condividendo così il percorso, l’esperienza e imparando anche a conoscere e a muoversi nella città.
Un progetto che, comunque, toglierà una cinquantina di auto dalla circolazione la mattina specie nei pressi della scuola in via Dalmazia che, di per sé, è già un successo e un piccolo passo, anzi tanti piccoli passi, verso una mobilità più sostenibile.
Quattro saranno i capolinea: piazza Garibaldi, con fermata intermedia a piazza Vittorio Veneto; il piazzale dell’Eurospin lungo via stazione Introdacqua, con fermata in via Gorizia; piazza Micarelli (di fronte l’ospedale) con fermata intermedia in via Giammarco e piazzale San Francesco che si ricongiungerà con la “coincidenza” di via Giammarco.
Il progetto voluto dalla dirigente Domenica Pagano, ha trovato una grossa adesione tra i bambini, tant’è che alcuni di loro sono rimasti in lista di attesa per la mancanza di un sufficiente numero di accompagnatori, reclutati come volontari tra insegnanti, genitori, ma anche tra cittadini estranei alla scuola. Tra loro anche l’assessore ai Trasporti Attilio D’Andrea, che dalla guida dei bus veri, si è prestato a dare il contributo anche come conducente di Pedibus. Il Comune, d’altronde, ha aderito con piacere al progetto, fornendo le pettorine, predisponendo la cartellonistica alle fermate e mettendo a disposizione il personale della polizia municipale per la formazione delle guide.
Non è un’impresa, né la soluzione ai problemi di Sulmona, forse. E’ una cosa piccola e per i piccoli. Un piccolo passo, anzi tanti piccoli passi, verso una comunità migliore.
Complimenti ad Attilio D’Andrea !
Bisogna ammettere Attilio D’Andrea e’ uno dei migliori assessori che Sulmona abbia avuto negli ultimi 20 anni !
Questo e’ amministrare .
Umiltà perseveranza e piacere nel fare anche le piccole cose !
alla fine i 5 stelle sono davvero gli unici che non pensano alle poltrone ma al bene della città !
Non è il movimento 5 stelle,ma è sempre la persona che fa la differenza indipendentemente dal credo politico..
…guardate dove mettete i piedini:massima attenzione alle buche ed alla pavimentazione sconnessa!
buona scuola!
L’iniziativa è molto bella, peccato che alcuni bambini devono portare sulle spalle e per circa mezz’ora, uno zaino troppo pesante.
La dirigente e le maestre non dovrebbero valutare anche questo aspetto?
Attenzione alle buche..ma ANCHE ALLE CACCHE DEI CANI che sono diventate un abbellimento delle strade!!