Tagliò le gomme al preside, condannato professore

Tagliò le gomme al preside, proprio come uno studente ribelle, solo che lui, Raffaele D’Amico, sessantasei anni, è un professore della scuola Serpieri di Castel di Sangro, dove il preside Gennaro Di Martino lavorava.
Un atto di vandalismo consumato la notte del 10 febbraio di quattro anni fa e provocato da un provvedimento disciplinare che lo stesso preside aveva preso nei confronti del suo prof: quattro giorni di sospensione per aver offeso e ingiuriato prima un alunno e poi i colleghi insegnanti.
Un affronto per D’Amico, già noto alle cronache per un allevamento di visoni preso di mira dagli ambientalisti (anche lì con reazioni non proprio educative), che quello stesso giorno si recò di soppiatto nel residence nel quale risiedeva il preside e, parcheggiato poco distante, si avvicinò all’auto del suo superiore e probabilmente con un coltello gli tagliò tutte e quattro le gomme.
Il boato fu avvertito dallo stesso Di Martino che affacciandosi riconobbe il suo prof in fuga.
Quindi la denuncia per danneggiamenti e ieri la sentenza da parte del tribunale di Sulmona: quattro mesi di reclusione e tremila euro di risarcimento danni (oltre le spese legali e di giustizia), per un danno che non fu solo materiale.
Al di là del treno di gomme (costato 660 euro), Di Martino, difeso dall’avvocato Luca Tirabassi, si trovò infatti costretto a lasciare Castel di Sangro: il clima che si era creato al Serpieri lo aveva preoccupato al punto, come fossero gli anni di piombo, da decidere di lasciare la sua cattedra.

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