Taglio del nastro per CiclOvidia

Taglio del nastro ufficiale domani per la CiclOvidia, il percorso per le due ruote che dalla stazione centrale di Sulmona raggiunge, attraverso corso Ovidio, il centro storico e strade secondarie, i luoghi più significativi del territorio dal punto di vista storico, artistico e religioso.

“La CiclOvidia costituisce anche il collegamento tra la stazione, il centro storico, la periferia e le frazioni di Sulmona, con un valore aggiunto di mobilità sostenibile, pronta per essere inserita in un quadro normativo più ampio (Piano Urbano di Mobilità Sostenibile e Biciplan) – sottolinea Bicincontriamoci -. Infine, ma non meno importante, questo anello ciclabile costituisce il nucleo centrale di svariati altri percorsi, pronti per essere messi a regime, che interessano tutta la Valle Peligna, sviluppandosi lungo il corso dei vari fiumi che rendono ricco il nostro territorio”.

Domani l’appuntamento è alle ore 15 in piazza XX settembre, davanti cioè al monumento di Ovidio che è l’ispiratore del percorso, da dove partirà la “Bici-trekking sul Vella – pedalata pomeridiana tra la CiclOvidia e la Ciclovia del Vella “, evento inserito nel cartellone estivo del Comune di Sulmona.

“Dopo il taglio del nastro della CiclOvidia, ci sarà l’inaugurazione del nuovo ponte ciclopedonale sul fiume Vella – annuncia l’associazione su due ruote – che finalmente riunirà i due tratti della ciclabile da qualche anno interrotta a causa del deterioramento della precedente struttura.  Parteciperemo, insieme ai rappresentanti del Comune di Pacentro, a questo momento importante non solo per noi, che abbiamo visto realizzata la nostra richiesta di ripristino della ciclabile del Vella, ma per la comunità peligna tutta”.

6 Commenti su "Taglio del nastro per CiclOvidia"

  1. Voglio vedere qundo verrà ripristinato il manto stradale del viale rovinato dai posatori di fibra, quando verranno potati gli alberi, liberati marciapiedi da auto in divieto di sosta perenna e fogliame ad altezza bimbo, quando si obbligherà no i privati a manutenzionare il loro verde privato. Tutto questo è il viale stazione di una città che si millanta di vocazione turistica.

    • È tutte nu buce e na piante | 24 Giugno 2022 at 10:12 | Rispondi

      E che solo il viale della stazione? L’elenco è lunghissimo…viale 25 aprile rami sui marciapiedi da marzo e tratto finale ancora con le transenne…idem tutte le strade intorno…via San Polo via cavriani via costanza e tutte le strade intorno piene di buche e con i lavori a cazzo della fibra…ma al comune nessuno controlla lo stato in vengono lasciate dopo ogni lavoro? Per non parlare dei marciapiedi ormai impraticabili davanti all’ormai ex ragioneria…praticamente tutta la città…

  2. Scusate, vorrei capire cosa c’entra tutto questo con la CiclOvidia che è un progetto a costo praticamente zero portato avanti con caparbietà dall’associazione Bicincontriamoci. Oppure vogliamo dire che finché non si sistemano tutte le cose a che serve pensare ai tracciati ciclabili? A Sulmona sicuramente c’è tanto lavoro da fare, a cominciare dal viale della Stazione che costituisce un pericolo per chi va in bici e a piedi, e non a caso il tracciato passa dietro la stazione evitando quel delirio. Informarsi please

    • La ciclovidia ci entra perché passa in quei luoghi su menzionati. Anche se la vuoi promuovere a livello turistico. Un turista che ti arriva con il treno a Sulmona appena scende si ritrova il piazzale ancora con i lavori manco stessero a costruire il ponte sullo stretto. Il viale ultra pericoloso. Ecco perché c’entra.

      • Ok, d’accordo sulla situazione semi catastrofica in cui versa quella parte di Sulmona, allora possiamo dire che la CiclOvidia è un progetto che sta avanti rispetto alla situazione reale e che dà una risposta in termini di mobilità non solo turistica. E comunque è lunga 22 km e passa da luoghi di eccellenza di Sulmona. In ogni caso secondo me va bene criticare quello che non va ma ci andrebbe aggiunto anche un impegno personale, ognuno nel suo piccolo.

  3. Chissàperche' | 24 Giugno 2022 at 12:58 | Rispondi

    Non posso che condividere quanto affermato da coloro che mi hanno preceduto.
    In questa città non si riesce più a fare manutenzione. Non si capisce il perché..

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