Taglio degli alberi in via Papa Giovanni XXIII: al via la battaglia dei Comitati cittadini

Un Piano del verde urbano per garantire una gestione corretta e organica del patrimonio arboreo e il Catasto degli alberi che censisca in modo dettagliato tutte le piante per tipologia, localizzazione e stato di salute. Adempimenti che la città di Sulmona “continua a disattendere” nonostante espressamente previsti a livello normativo, il primo nella legge n. 10/2013 e il secondo nel decreto del ministero dell’Ambiente del 10 marzo 2020.

A dichiararlo sono i comitati cittadini per l’ambiente di Sulmona che in merito alla decisione del Comune di procedere all’abbattimento di 40 alberi per il rifacimento del manto stradale in via Papa Giovanni XXIII hanno presentato richiesta di accesso agli atti. “Per ottenere oltre al progetto, eventuali relazioni elaborate da tecnici qualificati che giustifichino la eliminazione degli alberi” spiegano i comitati preoccupati del modo di procedere dell’amministrazione comunale “in un campo così importante per la nostra collettività”.

Un campo nel quale in modo “inaccettabile” vengono prese “iniziative estemporanee” laddove occorrerebbe “un piano programmatico d’insieme”, magari adottato da un ufficio preposto al verde urbano, di cui il Comune di Sulmona è sprovvisto con la conseguenza di rimettere ogni decisione in merito al settore lavori pubblici. Con gli “effetti che sono sotto gli occhi di tutti”, dalla stessa via Papa Giovanni XXIII dove una parte degli alberi sostituiti dopo i precedenti abbattimenti “sono completamente secchi” alla villa comunale, “il caso più clamoroso” come lo definiscono i comitati cittadini ricordando le “capitozzature selvagge” dello scorso mese di marzo che sole le proteste dei cittadini sono riuscite e fermare. Evitando così le conseguenze di una tecnica deleteria per il verde urbano, “un intervento invasivo che indebolisce gli alberi e li espone a malattie aumentandone il rischio di morte e la pericolosità”. E se da un lato, fortunatamente, gli abbattimenti previsti nella villa comunale non sono stati ancora effettuati, proseguono i comitati, dall’altro nel progetto “non c’è traccia della messa a dimora di nuove piante in sostituzione di quelle che verrebbero tagliate”.

Esempi di “interventi improvvisati” che la città di Sulmona ha finora adottato “con una superficialità disarmante e senza far ricorso alle necessarie competenze scientifiche” ribadiscono gli ambientalisti che all’amministrazione chiedono di adempiere a quanto previsto dalla legge. Adottare il Piano del verde urbano per disciplinare non solo il verde pubblico ma anche quello privato evitando che sia consentito ai privati di abbattere alberi senza alcuna autorizzazione né comunicazione al Comune e il Catasto degli alberi per una maggiore tutela delle piante del territorio comunale.

11 Commenti su "Taglio degli alberi in via Papa Giovanni XXIII: al via la battaglia dei Comitati cittadini"

  1. Ditelo alla.mamma della ragazza in moto morta a ostia a causa delle radici sulla pavimentazione stradale. E i tecnici comunali condannati a quadi durante anni per omicidio stradale….. ne tagliano 40? Ne ripiantino 80 ma adatti a stare a margine strada con le radici che invece di andare in superficie vanno in lrofondita. Ma poi pini marittimi che di certo non sono autoctoni. Assumano loro la responsabilità per tenere aperta la strada a moto, ciclomotori e velocipedi…

  2. Questo ambientalisti da salotto domenicale non capiscono che se su qualsiasi cosa fanno una crociata fondamentalista di certi non fanno bene alla loro causa. Hanno davvero stusato per qualsiasi progetto assumono posizioni contrarie Armando guerre giudiziarie. Dovrebbero far pagare a loro le spese…

  3. Per un mondo migliore | 14 Luglio 2024 at 07:30 | Rispondi

    che il verde urbano vada tutelato e manutenuto non c’e’ ombra di dubbio, così come l’incolumita’ dei cittadini. I commenti espressi e da un lato e dall’altro sono pertinenti e condivisibili. Spesso pero’ questi interventi, mascherati da miglioramento, nascondono il vero obiettivo che e’ quello di evitare i costi di manutenzione (strada,verde pubblico,pulizia) e soprattutto i costi assicurativi in caso di danni a persone e cose. Con troppa facilita’ si e’ tagliato in passato con i risultati e gli scempi che sono sotto gli occhi di tutti.Tutelare il verde pubblico e’ anche tutelare la salute dei cittadini, CO2, polveri sottili, temperature sempre piu’ alte.E’ necessario un tavolo congiunto tra comitati e veri esperti, quelli visti fino ad oggi all’opera hanno lasciato molte perplessita’.

    • A che titolo i comitati dovrebbero sedere a un tavolo? Che competenze hanno in materia ma soprattutto chi rappresentano chi li ha delegati, nominati, individuati per rappresentare cosa? Se ogni cittadino che si sveglia fa un comitato e ha diritto a sedersi a un tavolo a dire la sua su cosa si può o non si può fare siamo alla canna del gas. Se gli esperti visti all’opera hanno lasciato molte perplessità altrettanto si può e si deve dire dei vari comitati che in Italia si sono opposti a tutto e se fosse stato per loro staremo ancora con carretti e asini e molto spesso molte delle loro previsioni/sciagure non si sono minimamente avverate

  4. francesco.valentini1935 | 14 Luglio 2024 at 18:28 | Rispondi

    Sulmona,deserto che avanza:ora tocca al viale ventitreesimo con illustri precedenti:piazza Carmine,villetta di Porta Napoli oggi scheletrita per la gioia degli anziani che ne usufruiscono per cure elioterapiche e scottature,pini abbattuti a San Panfilo e Circonvallazione Occidentale:polemiche si,ma lasciateci fare,cari Comitati Cittadini:il dado e’ tratto diceva qualcuno tremila anni fa:viva la democrazia fatta di parole.

  5. La prima cosa buona che ha disposto sto sindaco e sta giunta.

  6. Sono alberi ormai pericolosi e ammalorati … il patto è mettere a dimora nuovi alberi, anche perché altrimenti, in quelle zone, la temperatura estiva salirebbe a 40 gradi h24 !!!

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