Taglio alle prime classi, a rischio De Nino-Morandi e Serpieri

La comunicazione è arrivata direttamente dai dirigenti scolastici, la Provincia pare proprio non averci pensato a contattare i sindaci di Pratola e Sulmona, ma il punto è che a subire un taglio saranno le prime classi del De Nino-Morandi e del Serpieri, un particolare che avrebbe meritato, quantomeno, il coinvolgimento delle prime cittadini. Ma fatto sta che nessuna comunicazione ufficiale ai rispettivi municipi è arrivata. Una vicenda quella del taglio alle prime che in via ufficiosa aleggia da un po’ di tempo, ma che si è evoluta, in maniera ancora non troppo chiara in realtà, negli ultimi giorni. A lanciare l’allarme, all’unisono questa volta, sono le due premiere dame Annamaria Casini e Antonella Di Nino con un comunicato stampa congiunto attraverso il quale chiedono un incontro urgente alla Provincia. Le fondamenta di questa discutibile scelta, infatti, non sono affatto chiare e, soprattutto, l’intento è quello di scongiurare il ridimensionamento perché si sa, da cosa nasce cosa ed il rischio è quello di ritrovarsi senza ragionieri, geometri e agrari. Un assurdo.
“Abbiamo richiesto formalmente un incontro con il Presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso e con la Dirigenza dell’Ufficio scolastico della Provincia dell’Aquila- dichiarano Casini e Di Nino-. Scelte che potrebbero mettere a rischio seriamente la stessa permanenza dei due Istituti, rappresentando l’ennesima spoliazione per questo territorio che dobbiamo contrastare rapidamente con forza e decisione”. Al pentolone la Di Nino mette anche un altro rischio, quello di perdere la prima classe della materna per Pratola, che pero’ poi non è la cosa più seria perché i bambini potrebbero essere integrati nelle altri classi.  “Scelte discutibili che minano la tenuta socio-economica del territorio- proseguono le due-, indebolendo in maniera decisiva l’offerta didattica e formativa necessaria a mantenere in vita una realtà che sta già scontando da anni gli effetti della crisi e di scelte penalizzanti in diversi ambiti. Chiediamo pertanto ai vertici della Provincia e del Provveditorato un incontro urgente per definire le iniziative utili a scongiurare l’ennesima scelta mortificante per l’intera Valle Peligna”. Il taglio, inoltre, potrebbe essere definito già per il prossimo anno scolastico, proprio quando gli studenti, promessa del presidente della Provincia Angelo Caruso, sarebbero dovuti tornare a Sulmona, in affitto in una struttura ancora tutta da individuare.
Simona Pace

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