Tagli alla polizia penitenziaria, a rischio trenta posti per via Lamaccio

Potrebbero essere trenta gli uomini della polizia penitenziaria in meno al carcere di via Lamaccio. La scure della spending review “potrebbe presto abbattersi con inesorabile violenza- dichiara Mauro Nardella, segretario Uil Pa che aggiunge-. Mercoledì si svolgerà una riunione presso il provveditorato dell’amministrazione penitenziaria per correggere, in virtù del diminuito numero di poliziotti penitenziari voluto dalle ultime politiche di spending rewiew, il numero di baschi blu da prevedere come pianta organica negli istituti  del distretto”.

La riorganizzazione interesserà Lazio, Abruzzo e Molise per un totale di circa 550 unità “da tagliare  nell’intero provveditorato delle quali 115 riguarderanno la sola regione abruzzese e ben 51 i tre istituti aquilani” spiega Nardella calcolando la trentina del penitenziario sulmonese, il più colpito.

“Un autentico gioco al massacro” che potrebbe compromettere “i compiti istituzionali costituzionalmente garanti quali quelli contemplati nella art.27 della legge madre e che riveste il poliziotto penitenziario, attraverso l’articolo 5,comma 2  della legge di riforma 395/90 del compito di compartecipare all’opera di osservazione e trattamento del detenuto. Tutto questo si va aggiungere  alle esigenze di sicurezza che penitenziari come L’Aquila e Sulmona hanno di vedere garantiti stante la peculiarità che questi ultimi  hanno di avere al loro interno ristretti  detenuti tra i più pericolosi al mondo”.

La Uil Pa ha proclamato, così, lo stato di agitazione di tutto il personale “con la speranza di non vedere ratificato per gli istituti aquilani un provvedimento che nella sua negatività rappresenterebbe un duro colpo”. Il secondo per il Centro Abruzzo: è di oggi, infatti, la notizia dell’ipotesi di soppressione dei presidi di polizia stradale di Sulmona e Castel di Sangro.

S.P.

 

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