Si deciderà in tribunale la sorte del civico 8 in via Avezzano, a Sulmona, palazzina sulla quale non sono i lavori riguardanti il superbonus non sono mai stati completati, ma che non è mai stata ultimata la demolizione come previsto da progetto iniziale. Il tutto nonostante gli 80mila euro totali corrisposti al general contractor dalle 8 famiglie che abitavano all’interno del palazzo ex Ater, dove fu imposto anche uno sfratto ad un’inquilina pur di procedere con gli interventi.
Ora, il giudice del Tribunale di Sulmona, Pierfilippo Mazzagreco, ha nominato un perito per l’accertamento tecnico preventivo. Un passo richiesto dagli inquilini, per poter definire la situazione in cui versa l’edificio (o meglio, lo scheletro) per poi procedere, eventualmente, alla richiesta di un risarcimento danni. In realtà, i residenti sarebbero stati anche disposti a pagare ancora (ossia accollarsi il 30% dei costi) per le opere di intervento pur di rientrare il prima possibile all’interno delle proprie abitazioni. Una manovra che, però, sarebbe stata possibile secondo la norma del Superbonus per i lavori tardivi, solo entro il 31 dicembre dello scorso anno. L’esito dell’accertamento, comunque, non si saprà prima del prossimo luglio.
I lavori sul civico 8 vennero interrotti lo scorso autunno, con la ditta subappaltatrice che, visto che non si vedevano i soldi da parte del general contractor (ad oggi volatilizzato nel nulla), ha ritirato attrezzi e operai. L’unica traccia rimasta è la recinzione, rimasta attorno a quell’ecomostro che troneggia nel complesso residenziale ovidiano.
E intanto c’è chi continua a pagare un mutuo su una proprietà che non esiste più e che, anche volendo, non è recuperabile. Infissi, parti interne, attacchi di luce e gas sono ormai un vecchio ricordo in quella palazzina abbandonata, a forza, e mai dimenticata. Specie dalle tasche di chi viveva sotto quel tetto.
Una manovra che ha provocato molti danni pensata da chi non aveva idea di cosa stesse facendo senza un minimo di controllo per le quali si sono improvvisati impresa chi prima faceva ben altro. Avrebbero potuto utilizzare parte della norma sulle opere pubbliche che prevedono un controllo sulla.solidita dell’impresa e sulla capacità tecnica economica ed organizzativa. Politici improvvisati fortuna che il voto li ha messi da parte.
La manovra è servita per rilanciare l economia ferma dopo un anno di chiusura da Covid !
La porcata l ha fatta chi l ha gestita…..draghi Salvini e poi il governo Meloni , i quali per creare malcontento contro
L’allora partito di maggioranza (5stelle) hanno cambiato la norma 100 volte
Creando caos ….ripensamenti ed infine il blocco improvviso delle iniziative aperte x!
Smettiamola di raccontarci puttanate per favore già c è rete4 per questo ….la stessa Meloni in campagna elettorale parlava di prorogare il 110.
Questa è la verità ….punto
La manovra Non hanno saputo pensarla e scriverla approssimativa e senza un minimo di regole sulla scelta delle imprese come ad esempio l’obbligo della soa, della ISO e la capacità economica nel sostenere determinati importi dei lavori come si prescrive per le opere pubbliche. Hanno conseguenzialemente drogato il mercato nei tempo ristretti con aumenti di costi dei materiali quando la richiesta aumenta. Manovra scritta da ino che probabilmente faceva il navigator. E questo articolo e’ emblematico addirittura nella mia professione ho incontrato situazioni dove fabbricati demoliti e l’impresa sparita. La.m3dwsima impresa magaricostituita sei mesi prima. Ma per favore, un minimo di onesta’ intellettuale
I 5stelle non ne hanno fatta una buona!!! Almeno una “niente” ma de che stemm a parla’
“Su 117,2 miliardi di investimenti ammessi a detrazione fino a fine Marzo, ben 66 fanno riferimento al governo Meloni, si può dedurre dalla ricostruzione dell’ufficio parlamentare di bilancio.
Quasi il doppio di quanto resta in capo ai due esecutivi precedenti, Conte 2 e Draghi. ”
… Come al solito, anche sul Superbonus, tante chiacchiere, tanta propaganda, poi i fatti vanno in direzione opposta.
I 5stelle si sono dimenticati dei pattini che sono stati acquistati quasi tutti da stranieri,delle sedie a rotelle con i soldi di noi italiani,
Le sedie per le scuole, con rotelle o senza, vengono sempre acquistate con i soldi degli italiani.
Esattamente con i soldi degli italiani che pagano le tasse.
E così, grazie agli italiani onesti, i bambini a scuola possono stare seduti.
E si come se in Italia lo sfascio e le porcate sono solo l banchi a rotelle .
Ma vergugnetv.
La scatola di tonno poi è stata aperta?
Tempo al tempo