Quell’amarezza di un mancato incasso non è stata ancora smaltita, un guadagno che poteva esserci ma non c’è stato perché a Pasqua, nonostante l’ampio margine nel presentare richiesta, alcuni esercenti erano rimasti senza autorizzazione per l’uso di suolo pubblico. Niente tavolini fuori da bar e locali lungo Corso Ovidio e una fetta di guadagno andata che, in quei giorni di festa, non è poco. Una lentezza burocratica che in qualche modo potrebbe essere bypassata. Qualche giorno fa il Comune di Sulmona ha deliberato l’approvazione del regolamento per l’installazione di chioschi e di strutture di ristoro all’aperto a servizio dei locali. Una schema di convenzione con durata annuale o pluriennale, per un massimo di cinque anni. Certo una soluzione, si spera, al perdurante problema delle richieste di suolo pubblico che restano inevase nell’ufficio comunale e tra le quali, a distanza di un mese circa, ci sono ancora alcune della trascorsa Pasqua sulmonese che valgono, ad oggi, ancora un deficit d’incassi per chi le ha presentate per tempo, tra gli ultimi ponti e giorni festivi che in qualche modo avrebbero potuto fruttare di più.
La convenzione, disciplinerà così per un arco temporale più ampio l’uso del suolo pubblico facendo respirare gli esercenti dall’impegno della burocrazia comunale. Un rapporto con regole e norme tra Comune e concessionario, con uno schema di contratto tipo “in conformità a quello approvato dal Consiglio comunale per la installazione di chioschi, rinviando, per la determinazione dei contenuti variabili, alla Determina a contrarre adottata, di volta in volta, per la singola concessione”. Una convenzione che contempla una polizza fideiussoria a garanzia dell’ente. E forse in vista dell’estate davvero potrebbero non esserci più problemi di occupazione perché, in tal caso, qualcuno potrebbe tornare a forzare la mano come è stato fatto, d’altronde, anche a Pasqua.
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