Esternalizzazioni, liste di attesa, emergenza urgenza, salute mentale, consultori, hackeraggio e furto dei dati sono centrali dell’incontro odierno tra la Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila e le organizzazioni sindacali di categoria. Risposte evasive e di circostanza da parte dell’Azienda sanitaria locale, fa sapere Cgil L’Aquila, insoddisfatta per i pochi e formali impegni presi dalla Asl sulla sanità locale.
“Se vi fosse stato bisogno di conferme circa la debolezza ed inadeguatezza degli attuali vertici della Asl 1, la riunione odierna ha certificato il giudizio – scrive la Cgil – Nessuna risposta sui temi posti. Incredibili rimandi di responsabilità alla politica regionale, che peraltro tale assetto ha dato alla Asl 1. In un drammatico gioco delle parti loro sono i buoni, i volenterosi, i coerenti e gli altri, cioè i loro mentori i cattivi. Nessuna assunzione di responsabilità. Vi è sempre un impedimento, le problematiche rimangono prive di soluzioni”.
Sui Nuclei di Cure Primarie l’azienda sanitaria sarebbe intenzionata a procedere alle sostituzioni dei medici usciti per pensionamento ma, incredibilmente, i vertici non conoscono le capienze del loro Bilancio e dei vari fondi che lo compongono.
Problemi anche per le Case di Comunità. Per motivi economici, sia a L’Aquila che a Sulmona, sorgeranno all’interno dei nosocomi cittadini, ben distanti da quel concetto di medicina territoriale di prossimità tanto reclamata ed anelata durante la dura fase pandemica. Allo stesso tempo si prospettano projet-financing tesi a realizzare parcheggi certo utili, ma che non risolvono i problemi dell’assistenza sanitaria delle nostre comunità.
Tante, troppe ,quasi tutte inevase, le richieste poste nella Piattaforma prodotta dalle organizzazioni sindacali.
“Ancora hanno bisogno di tempo – conclude la Cgil -. Lo stesso che i fruitori dei servizi sanitari spesso non hanno. Lo stesso che loro provano a guadagnare, mentre le problematiche tutte rimangono senza risposta”.
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