Un vecchio monitor dell’epoca analogica, un paio di stivali presumibimente per la neve, mix di munnezza varia e oggetti in plastica e metallo. Un bel cumulo di rifiuti dei più disparati buttati, a quanto pare, per strada, oppure nascosti dalla neve ed ora riemersi. Ma comunque rifiuti nemmeno tanto accantonati, a pochi passi dall’ex Cescot, attualmente sede temporanea ( e forse non troppo) della scuola Lombardo Radice. A fotografarli i genitori dei piccoli studenti che, dopo quel trasloco forzato e mai troppo amato, almeno da alcuni, ieri hanno trovato lungo la strada verso scuola il vergognoso scenario. Gli stessi genitori hanno conttattato il Cogesa che ha provveduto a rimuovere il materiale.
Insomma, si fa ancora fatica. Tra discariche improvvisate, conferimenti confusi e lanci di buste, la città continua ad accusare il colpo, ancora una volta.
La conta è presto fatta, un giro nelle aree verdi e al parco, tra mastelli ribaltati, tappeti di fazzoletti e bottiglie abbandonate ma anche porte sventrate e mura imbrattate, lo spettacolo non è dei migliori. Quattro passi per la città e te li trovi lì, neanche nascosti bene: materassi, comodini, tv o cumuli di plastica e rifiuti a ridosso del fiume Vella.
Neppure le sanzioni riescono a dissuadere questi gesti. Perché fare tana alla munnezza continua ad essere un gioco da ragazzi..
MONITOR DI EPOCA ANALOGICA?!?!?!?!?!?!?
i monitor si chiamano CRT cathode ray tube… Tubo a Raggi Catodici
cosa c’è di ANALOGICO!