A sedare, forse, gli animi dei pendolari arriva dalla Regione il colpo di scena, ben 186milioni di euro destinati al potenziamento della rete ferroviaria abruzzese di cui 75milioni da destinare alla tratta Sulmona-L’Aquila e i restanti 111 milioni per la tratta Pescara-Chieti-Manoppello. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, il quale ha precisato che si tratta dei fondi statali Sviluppo e Coesione assegnati dalla cabina di regia di cui D’Alfonso stesso fa parte.
Un procedimento che sarà curato dalle Ferrovie dello Stato “che già dispongono di elenchi di operatori prequalificati per l’armamento ferroviario- ha spiegato D’Alfonso-. Questo consentirà di ridurre notevolmente i tempi burocratici”. Si parla di cinque mesi per arrivare a sapere chi sarà il “contraente”.
Altri 24 milioni di euro, ottenuti sempre dallo stesso fondo, saranno assegnati all’Anas per la manutenzione straordinaria dei 550 chilometri di strade provinciali che torneranno di competenza dell’ente stradale. Sul fronte delle infrastrutture, il pallino di D’Alfonso, non è finita qui: “E siamo al lavoro – ha concluso il presidente – anche per reperire le risorse necessarie alla messa in sicurezza del tratto di Statale 16 Adriatica tra San Salvo e Fossacesia, oltre al corrispondente tratto autostradale della A14, per il quale proporremo l’obbligo alla società Autostrade di effettuare i necessari investimenti in sede di rinnovo della convenzione di affidamento”.
S.P.
Sono soldi mal spesi.
Ciò che serve agli Italiani è l’Alta Velocità in Abruzzo, con treni ultraveloci (almeno 200 km/h) tra Roma e L’Aquila e tra L’Aquila e Pescara, in modo che in mezzora si vada dalla Capitale al centro più rappresentativo ed economicamente più rilevante (L’Aquila) e in un’altra mezzora da qui all’Adriatico (Pescara).
All’Aquila un’altra direttrice, sempre in Alta Velocità, deve condurre a Teramo, Ascoli Piceno e Ancona.
Non serve altro, tanto meno spendere milioni di euro per il trenino che porta i Peligni ad invadere il loro capoluogo.