Sulmona inaccessibile, storia di un turista sulla sedie a rotelle

   Sulmona è una città bellissima, certo, ma c’è un “ma” ed è di quelli che nel 2018 fa vergognare un po’ perchè qui si parla di una città inaccessibile, una di quelle, come tante altre in Italia, in cui le barriere architettoniche non permettono ancora la completa fruizione di alcune zone. Il racconto è quello di Claudio Giordana, torinese, che in città arriva a periodi cadenzati per sottoporsi ad alcune terapie. Ebbene, l’ultima volta che è arrivato a Sulmona e che ha avuto modo di visitarla qualche disagio lo ha vissuto. “Negli ultimi mesi mi sono recato a Sulmona per tre volte e in occasione del mio ultimo passaggio in questa splendida città- scrive- ho avuto modo di rilevare alcune criticità in relazione alla piena accessibilità per chi, come me, si deve muovere anche con il supporto di una sedia a rotelle”.
Attraverso il suo racconto è bene ripercorre il percorso che ha fatto dalla stazione di Sulmona fino al bed and breakfast prenotato in zona Santa Chiara. L’avventura è partita con l’idea di arrivare in centro senza mezzi, a piedi. Primo ostacolo il non-marciapiede che corre lungo il viale “gravemente ammalorato e ciò per l’assenza dell’asfalto e/o a causa di radici affioranti- racconta-. Ad un certo punto il marciapiede si interrompe (mi pare in corrispondenza di un ponte) e così bisogna scendere e camminare sul selciato stradale. In questo tratto di strada gli scivoli sono presenti  tuttavia non sono sufficienti a procedere in maniera ‘regolare'”, sconnesso e con le radici che non permettono di percorrerlo al meglio quindi. Ma tant’è. La soluzione per Claudio è stata quella di rivolgersi ad un taxi almeno all’andata perchè al ritorno, essendo domenica, mancava anche quello. A metterci una pezza sono stati i gestori della struttura in cui Claudio era ospite perchè pensare di raggiungere la stazione in groppa ai bus a dispozione del trasporto urbano sarebbe stata probabilmente un’altra odissea.
Raggiunto il b&b scatta un’altra disagevole avventura lungo corso Ovidio. Di fronte l’acquedotto “esistono le strisce pedonali ma di scivoli per agevolare la salita sul marciapiede stesso, nemmeno l’ombra”. E poi  il tratto di marciapiede della circonvallazione Orientale dal parcheggio Santa Chiara a Porta Napoli “anche in questo caso è in parte ammalorato e in certi casi si è costretti a scendere sulla strada e questo perché il marciapiede termina o diventa troppo stretto”. Idem per alcuni locali sprovvisti di scivoli o ascensori, ma se per i privati la problematica si può legittimare per il pubblico non esiste giustificazione. Fortunatamente a recuperare parte di questa scarsa sensibilità c’è il resto di corso Ovidio, nonostante le auto, e la villa comunale, pienamente accessibili.
“Ci tengo a precisare- spiega Claudio- che, per mia fortuna, ad oggi ho una mobilità residua che mi permette di scendere dalla sedia a rotelle e superare così i vari ostacoli, ma nonostante ciò quando il marciapiede risulta essere troppo ammalorato diventa complesso se non impossibile procedere”.
Nonostante gli ostacoli l’amore per Sulmona va oltre: “Conto quanto prima di tornare in questo bellissimo centro. Le persone di Sulmona ed i negozianti sono molto ospitali e la percezione che ho avuto è stata quella di essermi trovato a casa. Se solo si ponesse un poco più di attenzione alla manutenzione ordinaria di strade e marciapiedi credo potrebbe divenire un centro ancor più accogliente ed a misura di tutti”.  L’auspicio, dunque, è quello di farsi trovare preparati, non solo per Claudio, ma per tutti quelli che come lui hanno diritto all’accesso in Città, comprese mamme con passeggino al seguito perchè nel 2018 ostacoli  di questo tipo dovrebbero essere definitivamente superati.
Simona Pace

1 Commento su "Sulmona inaccessibile, storia di un turista sulla sedie a rotelle"

  1. …… ne parleremo con il sindaco e col dirigente del settore (appena guarisce)…..

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