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“Cesare Fanelli, alias Kai Hempponen, ha percorso in bici un impressionante viaggio che l’ha portato da Sulmona (provincia dell´Aquila) fino a Helsinki dove ha incontrato l’Ambasciatore Gabriele Altana. Sono quasi 2500 km!”. E’ così che l’Ambasciata italiana ad Helsinki ha accolto la settimana scorsa un sulmonese di adozione che, zaino in spalla e sulle due ruote, ha deciso di coronare il sogno di una vita.
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Un viaggio “vintage” lo chiama, perché vecchio è il desiderio di voler raggiungere il Nord Europa. Risale, infatti, ai tempi della giovinezza, dell’università, un programma da 20 anni di età come la bicicletta acquistata ai tempi che gli ha permesso oggi di coronarlo lentamente, pedalata dopo pedalata.
Tra bed and breakfast e bivacchi di fortuna, venti giorni in sella attraverso l’Europa con gli occhi vigili nel percepire paesaggi e genti che variavano al variare della lingua e della cultura, notando uguaglianze e differenze percorse, anche nell’architettura e nell’urbanistica trovando, poi, tratti di unione lungo i confini, zone limbo in cui le differenza tra un paese e l’altro quasi si azzerano.
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Una esperienza quasi impossibile se si pensa a come la rottura del menisco anni fa abbia messo quasi definitivamente in crisi l’obiettivo. Fanelli, infatti, camminava con l’uso di bastoni, ma tutto si è riacceso con quell’unico spiraglio, con il consiglio del medico a tentare quel poco di attività fisica possibile con la bicicletta, perché gli altri sport erano tutti estremamente banditi.
Un viaggio, tra l’altro ancora in corso, anche spirituale perché il tempo passato solo con se stesso è stato tantissimo: “Mi sono reso conto di molte cose – racconta Fanelli -, ho fatto considerazioni, preso appunti”.
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E si torna sempre allo stesso punto, ad un sogno che nasce dagli occhi di un bambino profondamente affascinato dai paesi del Nord Europa e che ha eletto nella Finlandia quello che in qualche modo più lo rispecchia. “Diversamente dal resto degli stati del nord Europa, i finlandesi sono meno perfetti nelle cose da fare, più spontanei. Trovo una comunanza tra me e questa terra anche a livello caratteriale e di comportamento” spiega il viaggiatore.
Nonché una certa curiosità: “I Finlandesi sono incuriositi nel vedere uno strano personaggio, barba bianca, con vestito e bicicletta blu, quasi fossi un Babbo Natale. Mi chiedono informazione, facciamo selfie, ma ci sono personaggi anche più particolari rispetto a me. Ho incontrato un cinese, sempre in bici che era talmente pieno di borse da sembrare una lumaca, anche lui stava percorrendo il suo viaggio”.
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Da “Viaggio a centro della Terra” a Emil di una vecchia serie tv ambientata proprio nei paesi nordici nasce il sogno di Cesare Fanelli che di finlandese ha oggi anche il nome: Kai Hempponen.
Tecniche e modi per condire la vita di brio, per ritrovarsi un po’ e ritrovare, soprattutto, l’entusiasmo nelle piccole cose, nelle proprie cose. Ascoltarsi e non lasciarsi naufragare dagli eventi esterni, dai problemi, dalle preoccupazioni. Ripartire da un sogno “vintage” per tornare a camminare con un passo diverso.
Simona Pace
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