Sulle tariffe autostradali solo propaganda: nessun taglio. Tuonano le opposizioni

Arriva anche il no del Consiglio comunale aquilano, dopo quello del Consiglio regionale alla risoluzione del centrosinistra in cui chiedevamo di sostenere la mobilitazione dei 117 sindaci e attivarsi con il Governo per azzerare gli aumenti, stanziando risorse ad hoc nel prossimo bilancio e soprattutto portando il tema sul tavolo ministeriale con le Regioni.

A quasi 100 giorni dalle promesse fatte, e non mantenute dal Governo e dalle istituzioni comunali e regionali, sulle autostrade abruzzesi si continua a viaggiare pagando prezzi altissimi. Tariffe che non schizzano alle stelle solo grazie decreto sisma 2019, e non come detto dal sottosegretario aquilano Luigi D’Eramo per mano dell’attuale ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Insomma, la propaganda di Pierluigi Biondi e Marco Marsilio rimane tale. Parole al vento e promesse infrante per agli abruzzesi. Il Governo Meloni, infatti, rimane il primo responsabile del mancato ribasso delle tariffe autostradali abruzzesi, soprattutto in virtù del fatto che i costi delle due tratte non sono più stabiliti da Strada dei Parchi.

Non ci stanno a questi giochi né i cinquestelle, né tantomeno l’intera opposizione regionale. La senatrice Gabriella Di Girolamo ha già fatto sapere di sostenere il Comitato dei 100 Sindaci, che sollecita nuovamente la convocazione della delegazione dei primi cittadini interessati dalle tratte A24 e A25 per un’ampia concertazione in merito alle questioni su tariffe e sicurezza, come concordato al termine dell’incontro avvenuto in data 6 dicembre.

La stessa senatrice sulmonese prenderà parte alla protesta, prevista per la giornata del 23 marzo, davanti al piazzale del Ministero dei trasporti e delle infrastrutture alla quale parteciperò per sostenere e difendere le numerose richieste ormai da troppo tempo disattese. Proprio per questo motivo la Di Girolamo ha predisposto una nuova interrogazione tornando a sollecitare nuovamente il Ministro per la convocazione del tavolo istituzionale previsto dalla legge.

“I Comuni meritano rispetto – tuonano i consiglieri regionale d’opposizione: Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Sandro Mariani e Marianna Scoccia -, non possono essere presi per i fondelli da Fratelli d’Italia e Lega che, una volta al Governo, dallo slogan “autostrade gratuite”, sono passati a quello di Salvini, “stop agli aumenti”, considerando, inoltre, che gli aumenti sono bloccati dal decreto sisma del 2019″.

“I sindaci vanno ascoltati tutti, non si può trattare solo con quelli della Lega nelle proprie stanze, com’è accaduto fino a oggi a livello ministeriale – rimarcano i consiglieri – E bisogna essere onesti, raccontandola giusta: a gennaio 2023 non potevano aumentare le tariffe perché la A24 e la A25 sono pubbliche e le tariffe sono già ferme. Bisognava avere coraggio e fare un passo avanti, renderle gratuite come entrambi i partiti si erano impegnati a fare dai banchi della minoranza. Ma questo non è accaduto, si è preferito fare propaganda ai danni della nostra regione. Ad oggi attendiamo ancora che il Ministro Salvini convochi il tavolo istituzionale previsto dalla norma fatta dal Governo Draghi”.

“Tutti gli impegni sono disattesi – concludono – , sia da lui, sia da Marsilio e Biondi, che scaricano anche i sindaci con questa doppia bocciatura e nonostante promesse e buoni propositi, non solo della Regione, ma anche a livello parlamentare, con ordini del giorno di esponenti di Fratelli d’Italia e Lega, che in campagna elettorale si erano materializzati anche ai presìdi sul territorio. Che fine ha fatto tutta quella foga a favore della gratuità durante il Governo Draghi? E la Regione di concreto che farà per la causa, a parte il ribaltone per allinearsi al nuovo corso, rimandando al mittente una risoluzione a vantaggio di quello che era pochi mesi fa un obiettivo condiviso? Starà inerte, in attesa della prossima passerella? Intanto la mobilitazione dei sindaci continua e tutto il centrosinistra non solo riconferma loro piena solidarietà e attenzione, ma anche iniziative ulteriori perché gli impegni presi vengano confermati. Ora sono al Governo, facciano politica e non propaganda”.

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