Un mese e oltre di percorso elettorale, con il traguardo che si vede all’orizzonte e che dista appena 48 ore. Certo, è stata una corsa piena di tamponamenti che, a tratti, hanno lasciato poco spazio alla critica costruttiva. La strada, appunto, è ciò che meglio riesce a sintetizzare questa corsa alla fascia tricolore di Pratola Peligna. Essa è stata, suo malgrado, protagonista. Perché il discorso politico, sia da un lato e sia dall’altro, ha riguardato in gran parte il nuovo collegamento tra il popoloso quartiere di Valle Madonna e via Cerrano.
Un’opera cara all’Amministrazione uscente, che proverà a riconfermarsi domani con Antonella Di Nino a capo della lista Pratola Bellissima. Diciamo che la tratta di Valle Madonna, assieme al nuovo polo scolastico, è un po’ il fiore all’occhiello della Di Nino. Anzi, lo è ancor di più della scuola all’avanguardia inaugurata lo scorso anno, soprattutto perché metà di quel progetto è da attribuire all’ex sindaco Antonio De Crescentiis.
Il collegamento Valle Madonna-via Cerrano, allo stesso tempo, è stato un nervo scoperto sul quale Pratola Città Futura, con il candidato sindaco Alfonso Fabrizi, ha battuto in modo costante, tra rotonde “fuori asse stradale” e terreni di proprietà della famiglia Di Nino. L’ultimo della lista, in ordine di tempo, ad attaccare il progetto è stato il candidato consigliere Vincenzo Margiotta, che sul suo canale YouTube Pratola Kumman, ha lanciato più di un’accusa all’opera attraverso un video che sbeffeggia la tratta.
Noi del Germe abbiamo provato da fare un’inversione a “U” a questa propaganda aggressiva, che comunque fa parte dei giochi elettorali che ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Nell’evento “E’ nata la Repubblica Pratolana”, tra una lezione e l’altra, entrambi i candidati hanno dato modo di mostrare visioni ben più larghe rispetto a quelle che filtrano dai comunicati stampa e dai comizi infuocati di questi ultimi giorni. Una manifestazione che, si spera, abbia fatto capire ai poco più dei 7.000 aventi diritto al voto nel Comune di Pratola Peligna, che esiste anche un modo divertente e alternativo per parlare di politica.
Parliamo di due candidati a sindaco anche se in realtà sono tre. Sì, perché il terzo, Roberto Di Giangiacomo, guardia carceraria di mestiere e aspirante alla fascia tricolore di fatto, la campagna elettorale proprio non l’ha fatta. O meglio, assieme alla sua lista (composta, guarda un po’, da gran parte di appartenenti alle forze dell’ordine) ha deciso di chiudersi in silenzio stampa. Un modo per non far credere di essere una delle tante liste fantasma che si presentano alle Amministrative. Di lui, e dei suoi candidati, a Pratola Peligna non se ne hanno notizie. Anzi, non sono stati affissi nemmeno i manifesti elettorali. Come si sia svolta la sua campagna elettorale, in poche parole, non è dato saperlo ma qualcuno potrà farsi un’idea visitando alcuni profili Instagram tra i suoi candidati consiglieri comunali.
La strada per le urne è così tracciata. Ora bisogna solo attendere il vincitore sotto la bandiera a scacchi.
Valerio Di Fonso
Spero davvero per Pratola che venga riconfermerà la Di Nino …..sul fronte opposto vedo lupi mascherati da pecore !
Ma si sta eleggendo il nuovo Presidente della Repubblica!?
No. Molto più semplicemente il Sindaco del secondo Comune della valle, che ha dato lezioni di alternanza e di stabilità …. a differenza della patria di Ovidio
Ma Ovidio non era originario del Bagnaturo di Pratola?
Si evince dal fatto che i suoi discendenti sono alternanti e stabili.
😁