
Classe 1994, Rocco Pagliarulo, ai più noto come Rocco Hunt, rapper italiano, sarà ospite il prossimo 21 dicembre presso La Dolce Vita di Pratola Peligna. Ai tempi Hunt Mc, il giovanissimo cantante, è stato vincitore del Festival di Sanremo 2014 nella sezione “Nuove proposte” con il singolo Nu juorno buono, ed è stato vincitore anche del Premio Emanuele Luzzati ed ancora del Premio Assomusica.

Rocco Hunt inizia a muovere i primi passi nel mondo della musica partecipando a 11 anni a diverse gare di jam sessione e freestyle. Da lì sono arrivate le pubblicazioni e nel 2013 la firma per la major discografica Sony Music. Poi la scalata verso il successo e l’arrivo pre-natalizio presso il noto locale peligno.

In un’intervista rilasciata a Rolling Stones lo scorso agosto, Rocco Hunt parla così del suo ultimo album: “Libertà è l’album a cui ho dedicato i miei ultimi tre anni di vita. Anzi, più di tre anni. Libertà per me è aver potuto fare un disco che, senza pretese, sancisce il mio ritorno nella scena rap. Perché Libertà è un album rap, mentre gli altri album strizzavano l’occhio al pop. La musica è cambiata, sono cambiato anche io. Sarei stato spontaneo solo essendo me stesso. Infatti, sono libero soprattutto perché rappo in napoletano. Il 70% di questo album è cantato nella mia lingua madre: una grande soddisfazione per me. Posso far vedere al pubblico chi sono veramente “.

Un ritorno a sé, dunque, e a quello che conta. D’altronde lo si intuisce anche da un altro passaggio della stessa intervista in cui la giornalista Grazia Cicciotti “batte cassa” su quali siano le menzogne a cui si fa riferimento in “Grande bugia” e che ledono la poesia, e lui: “Il marketing sicuramente. La grande bugia della foto alle due e mezza di notte con il blu sullo sfondo o la grande bugia della musica che deve portarti al successo e a diventare ricco. Le grandi bugie sono tante e fanno crescere i nostri figli con dei falsi miti. Muoiono le poesie di chi non ha un marketing figo e magari è un grande artista. Penso che a pagarne le spese siamo noi che non abbiamo un appeal da fashion blogger o da critico, perché ormai conta più la polemica della musica. C’è gente che si limita a fare musica e che paga il prezzo di un mondo che va a ritmo di scroll”.
E’ possibile acquistare le prevendite dei biglietti (30 euro) presso l’Emporio Tarantelli di Pratola Peligna e a Sulmona presso Goldbet di via Circonvallazione Occidentale.
S. P.
K fortuna k intrattenimento w il provincialismo