Studenti a piedi alle frazioni. L’incognita del sabato a scuola

Sono rimasti a piedi, questa mattina, gli studenti delle frazioni di Sulmona che, invano, hanno atteso lo scuolabus davanti alla fermata. Il servizio, è stato comunicato solo dopo venti minuti di attesa, era stato sospeso, con i genitori costretti a caricarsi in auto i bambini e portarli a scuola.

Il disservizio è stato dovuto ad un problema tecnico, così lo definisce il gestore della Gualtieri Tour che svolge parte del servizio taxi (a 60 euro l’ora) per conto del Comune, una rottura, insomma, “ripristinata già nella corsa di ritorno”.

In verità, guasti tecnici a parte, il problema del servizio di trasporto per le scuole il sabato è destinato a ripresentarsi: il contratto con la Gualtieri Tour, infatti, prevede l’uso del taxi solo dal lunedì al venerdì, fermo restando la disponibilità ad effettuare corse straordinarie. Ma lo straordinario è destinato a diventare ordinario, perchè l’apertura delle scuole il sabato finirà solo per le scuole elementari quando partirà la mensa (presumibilmente ad ottobre), mentre, da quest’anno, resterà obbligatoria la frequenza per gli alunni delle scuole medie. E il Comune, con lo scuolabus o con il servizio ordinario, dovrà garantire i collegamenti. Cosa non semplice, vista la carenza di bus e di autisti.

Alla luce di queste carenze, appare difficile andare incontro alle richieste della consigliera comunale Roberta Salvati che plaude alla attivazione del servizio di scuolabus anche per gli studenti del centro che frequentano la Lombardo-Radice, ma che chiede che le corse non siano solo “sperimentali” (ovvero fino al 30 settembre) e che vengano estese anche agli studenti delle altre scuole. “Lo scuolabus è utilissimo per tutte le famiglie – sostiene la Salvati -e, viste le pessime condizioni in cui versa l’edilizia scolastica nella nostra città, un’apertura al cambiamento dimostrerebbe una visione nuova di civiltà oltre che per i servizi, per agevolare le tante famiglie che ne hanno bisogno e che sopratutto pagano le tasse”.

Ma alle lodi, seguono le critiche, soprattutto per quanto riguarda le strutture scolastiche: “Ora mi aspetto che la stessa attenzione e tempestività – continua la consigliera di ex maggioranza – vengano riservati anche al discorso relativo alle palestre. La Lombardo-Radice ha il pulmino ma non la palestra. La tensostruttura utilizzata l’anno scorso per l’attività fisica non c’è. E dispiace constatare che queste mattine di inizio scuola le erbacce sovrastavano le scuole di Sulmona e che questo biglietto da visita sia divenuto la cartina tornasole di un degrado generalizzato a partire dai parchi e a finire alle strade cittadine: è un messaggio sbagliato da inviare a tutti i bambini e ragazzi della nostra città”.

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