Una gallina dalle uova d’oro, ma solo per il gestore. E’ Gianni Melilla, deputato di Liberi e Uguali, ad intervenire, questa volta, sul forte rincaro che ha interessato Strada dei Parchi nelle sue A24 e A25. Un aumento “ingiustificabile” per Melilla, molto lontano dalla media nazionale che si attesta intorno al 2.74% in confronto al rincaro del 27.4% del gruppo Toto. Con il suo più 12.89%, infatti, l’aumento delle autostrade abruzzesi è destinato a passare nella storia come una delle stangate maggiori. Basti pensare che dal casello autostradale di Pratola a quello di Chieti si è passati dai vecchi 4.40 a 4.90 euro, ben 50 centesimi in più e per chi macina chilometri per lavoro non è proprio un bel pensiero di inizio anno (guarda video -Buon anno da Strada dei Parchi – nella sezione “de visu”).
Inaccettabile per il deputato, dunque, “visto che il gestore ha ottenuto dallo Stato una infrastruttura costruita interamente da risorse pubbliche e negli ultimi mesi ha ottenuto ingenti finanziamenti per la messa in sicurezza dell’Autostrada- scrive in una nota-. Il gestore peraltro non ha rispettato impegni importanti come ad esempio la costruzione di una stazione di servizio tra Pescara-Chieti ed Avezzano (oltre 100 km senza nessun servizio per gli utenti, caso unico in Italia)”. Ai tempi, troppo lontani ormai, l’idea di un’area di servizio nei 100 chilometri di deserto autostradale si era quasi concretizzata con un progetto in zona Colle Fiorito a Roccacasale, erano stati emanati i bandi che però erano entrati in contrasto con le nuove direttive emanate nel 2013 dal ministero dei trasporti, così Strada dei Parchi si era impegnata a pubblicarne di nuovi in linea con la nuova normativa. Da lì non se n’è saputo più nulla.
“Il Governo tratti col Gestore subito la revoca di questo aumento per evitare un danno alla economia abruzzese, alle imprese e ai pendolari” chiede Melilla nella speranza di essere ascoltato da qualcuno.
S.P.
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