Oltre alle disposizioni urgenti per la città di Genova, il decreto Emergenza pone l’accento anche sulla questione delle autostrade A24 e A25. A dare risalto a questo aspetto sono le parlamentari abruzzesi Cinque Stelle Gabriella Di Girolamo e Carmela Grippa, rispettivamente attive al senato e alla camera. Le due parlano di misure inserite per la messa in sicurezza dei due tratti autostradali (si tratta essenzialmente della questione dei piloni deteriorati) “anticipando immediatamente 250 milioni di euro dal Fondo per lo sviluppo e la coesione, che originariamente erano stati stanziati per il quinquennio 2021-2025”. Già lo scorso anno Strada dei Parchi aveva minacciato il blocco dei cantieri per l’assenza di risorse economiche, derivanti dai sopra citati fondi europei, che poi vennero inserite come anticipazione (sempre 250 milioni di euro) nel decreto Mezzogiorno.
A proposito della situazione dei viadotti, già ampiamente documentata da Il Germe sul territorio peligno, all’indomani del servizio di Filippo Roma su Le Iene intervengono le associazioni Forum H2o, Nuovo Senso Civico Onlus e Stazione Ornitologica Abruzzese che chiedono l’immediata verifica della sicurezza dei viadotti ed il rispetto della convenzione con il gestore Toto per poi, eventualmente, tornare a parlare del nuovo Piano economico. Anche il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, si unisce al coro delle associazioni e alla preoccupazione dei sindaci del tratto Bussi sul Tirino-Cocullo. La prima cittadina ricorda la lettera inviata al ministero, a Strada dei Parchi Spa, all’Anci nazionale e regionale, lo scorso 24 settembre, in cui chiedeva lo stato dell’arte su vulnerabilità e sicurezza dei viadotti nonché investimenti e piano d’interventi. “Per un territorio montano come il nostro- dichiara-, già gravato da crisi economica, è necessario potenziare l’attuale sistema di trasporti che risulta obsoleto, renderlo più efficiente ed efficace, più moderno e sicuro, anche per consentire l’incremento di visitatori e turisti, nonché di insediamenti industriali necessari per risollevare le sorti economiche del territorio”.
Ancora autostrade, ma dal punto di vista delle tariffe, Di Girolamo e Grippa aggiungono: “Sono previsti anche, l’individuazione di nuovi sistemi tariffari pensati per evitare il caro-pedaggi. Gli utenti dovranno accedere a questa importante strada di collegamento tra la capitale e costa orientale del Paese che deve ritornare ad essere sicura dal punto di vista strutturale e senza sentirsi vessati come successo negli ultimi anni con l’aumento esorbitante delle tariffe, su cui il ministero era già intervenuto con la neutralizzazione degli aumenti delle tariffe scattati nel dicembre scorso”. Da oggi, ricordano, le tariffe saranno calmierate del 13%.
Solo l’inizio di un programma di governo volto alla prevenzione, sottolineano le parlamentari le quali, circa la sicurezza delle infrastrutture, annunciano al costituzione di un team dedicato al controllo attraverso l’assunzione di 500 tecnici nonché l’uso di “nuove tecnologie spaziali” (sensori a rilevazione satellitare) per monitorare la staticità di ponti e scuole.
Simona Pace
L’ Italia è una strana nazione, dorme profondamente e non si accorge della realtà che la circonda, poi dopo che succede la catastrofe si sveglia ed intontita di sonno, appena percepisce quello che sta accadendo. Cascano i ponti e fanno decine di vittime. Tutti corrono a documentarsi sulla salute dei viadotti. La foto del pilone pubblicata dal Germe è sintomatica. Possibile che nessuno si sia accorto dell’usura di quella struttura? Non credo che quell’armatura tutta ruggine e fatiscente sia venuta fuori all’improvviso, ma ci sono voluti anni prima di ridursi in quello stato. Appunto,lo stato, ma c’è ancora uno stato degno di quel nome? Fanno i terremoti e radono al suolo città e paesi e ci si rende conto che l’Italia è una nazione ad alto rischio sismico e che ha case ed edifici fatiscenti. A proposito,il terremoto, una buona occasione per rifarsi la casa appena lesionata a spese dello stato; la solita storia. Succedono le alluvioni e ci si accorge che i letti fluviali non sono curati e sono in abbandono….Ora però ci penseranno i 5 stelle, ve lo faranno vedere loro come si fa ad andare avanti.
Spero almeno si facciano in fretta i lavori. E, visto che è in arrivo l’inverno, sarebbe il caso di ricordare “all’impeccabile gestore” Strada dei Parchi Spa di non chiudere l’autostrada subito dopo una nevicata perchè è il momento di massimo bisogno per l’intera collettività. Si attrezzasse con i mezzi spalaneve.