Storie e musiche di Ovidio, al teatro con la Camerata

E forse di questo bimillenario qualcosa da conservare gelosamente nel cuore c’è. Probabilmente non si tratta di eventi di importanza internazionale, quelli che nel profondo ci si aspettava, quelli capaci di richiamare a Sulmona chissà quanti e quali turisti, eppure le meraviglie dell’arte sono a portata.

Come la musica classica e la recitazione che ieri hanno invaso il Teatro Caniglia in occasione del secondo appuntamento della Camerata Musicale Sulmonese con “Metamorfosi in musica”. Melodie riproposte dall’Orchestra Sinfonica Abruzzese, diretta dall’illustre maestro e violinista Rainer Honeck, accompagnato dalla voce narrante di Sista Bramini. Si tratta di due figure note, ognuna nel suo campo, capaci come poche di far rivivere le emozioni e toccare le corde più profonde dell’anima.

Bramini, in particolare, ha raccontato le vicende di Perseo e Andromeda, del loro banchetto di nozze finito in un caos di violenza così come Ovidio racconta nei suoi Miti; a sedare gli animi esasperati tra le mura domestiche subentra addirittura la testa di Medusa capace di pietrificare tutti gli aggressori. Quella stessa testa decapitata dal giovane Perseo, dal cui rivolo di sangue nasce Pegaso, il cavallo alato, e che permette al giovane di salvare la vita della bella Andromeda.

Un mito che rivissuto nella recitazione di Bramini ha acquistato quel tocco eccezionale in grado di scavare nell’anima, intervallato, per dar man forte, dalle musiche del compositore austriaco Ditter von Dittersdorf, che scrisse dodici sinfonie dedicate proprio alle Metamorfosi. Mozart e Schubert hanno chiuso poi il tutto.

Piena la platea, un pò meno i palchetti per un evento, in realtà, totalmente gratuito agli spettatori i quali hanno avuto modo di ascoltare grandi nomi della musica e della recitazione, in un progetto che vede la partecipazione anche dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese e dalla Associazione Fedele Fenaroli–Estate Musicale Frentana di Lanciano.