Stephanie e Sandy si riabbracciano dopo 30 anni. La storia che ha commosso Sulmona

Lo ha ritrovato dopo 29 lunghissimi anni grazie all’aiuto della trasmissione le Iene e di Giovanna Palmieri che hanno tweettato “Siamo tanto orgogliosi di aver contribuito a questo abbraccio”.

 Protagonista di un dolore che ha finalmente trovato il suo lieto fine è Stephanie, aveva solo 19 anni quando le portarono via il suo Sandy che di anni invece ne aveva 2 e mezzo. Uno strappo duro, inspiegabile per l’allora ragazza, una storia di vita che tocca anche la nostra città. Perché la giovanissima mamma di origini francesi, ora 48enne, ha una storia travagliata, tormentata, che vede anche un periodo, forse il migliore della sua vita, qui a Sulmona.

Figlia di una ballerina di nome Vicky, che dopo tanto girare per il mondo, lasciando Stephanie tra istituti, collegi e famiglia affidatarie dove, come riferisce sempre alla trasmissione Mediaset, avrebbe ricevuto attenzioni sessuali, trova finalmente nel capoluogo peligno un po’ di tranquillità. Stephanie va a vivere con la madre a Sulmona socia di un commerciante locale Claudio Mariotti, ma dopo tutti quegli anni di solitudine, sballottata tra case famiglia e soprattutto molto arrabbiata, l’adolescente francese prova a scappare diverse volte dalla città ovidiana, tanto da far decidere alla madre di metterla in un collegio di suore ad Avezzano. Proprio nella Marsica Stephanie conosce l’amore dal quale nasce un bambino, ma poco tempo tempo dopo la giovane è di nuovo sola, senza un compagno, così decide di ricominciare da capo, lei con il suo Sandy andando a vivere a Ostia, attrezzando un garage concessole da una famiglia, lavorando molto e pagando una baby sitter per seguire il suo piccolo.

Ma le difficoltà economiche purtroppo tornano e una volta Stephanie fa chiamare dalla baby sitter sua madre Vicky la quale a sua volta, senza informare Stephanie, decide di richiedere l’intervento delle assistenti sociali di Sulmona che arrivano a Ostia e prendono il bambino. Da lì nessuna traccia, Stephanie è a lavoro, viene avvertita dalla baby sitter ma non riesce a tornare in tempo, da lì, da quella giornata d’estate di 29anni fa, la 19enne non vede più suo figlio, tra momenti bui, droga e tentativi di suicidio, la donna, non smette mai di cercare il suo Sandy. Poche settimane fa il suo ex compagno, papà di Sandy, le fa sapere che suo figlio è stato adottato vicino Sulmona.

Le Iene portano così in Abruzzo la donna per ricostruire passo dopo passo la sua storia, in città però sono poche le informazioni in aiuto di Stephanie, non ci sono collegamenti, i servizi sociali a cui si rivolge però le dicono che non è così semplice togliere un bambino, non si può fare in quattro e quattr’otto e parlano di una situazione “sconcertante”. La signora Stephanie allora si dirige ad Avezzano dove trova il documento di nascita del piccolo Sandy, oggi 31enne, che però nel frattempo ha cambiato cognome e per ragioni di privacy lei, sua madre, non può conoscere ulteriori informazioni. Solo l’atto di nascita di quel bambino che lei ha amato, curato, la sua unica ragione di vita.

A seguire quella puntata però c’era anche Sandy che non immaginava che quel bambino fosse proprio lui, scherzava con la moglie davanti la tv, sorpreso che qualcun altro avesse il suo stesso nome, “poi ho cominciato a sentire la storia, a guardare le foto, l’ho sentita parlare, mi è venuto un tonfo al cuore” le parole del ragazzo nel video Mediaset. Arriva, così tra centinaia di messaggi quello più atteso, la compagna di Sandy che contatta la redazione delle Iene. Madre e figlio dopo 29 anni si incontrano di nuovo, in un abbraccio che azzera le distanze e annulla i dolori. Il suo Sandy era qui, cresciuto nell’Abruzzo del Gran Sasso nell’amore di una famiglia adottiva, un ragazzo felice, in quella terra di tenerezza e del primo amore di Stephanie. La “ragazza” francese è riuscita di nuovo a trovare la sua felicità, il suo bambino oggi uomo “il più bel regalo della mia vita”. Una storia e un lieto fine che anche qui in Valle è stata seguita con molta attenzione ed entusiasmo.

Tra lacrime e ricordi di quella adolescente con l’accento francese che da Sulmona è andata via tanti anni fa, ma che a Sulmona in molti ricordano con affetto. In tanti a fare il tifo per lei e la sua dolorosa storia diventata ora un nuovo inizio.

Anna Spinosa

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