Non aveva accettato che la loro relazione fosse finita, seppure giovani e con davanti un futuro tutto da costruire. Per mesi le aveva reso la vita impossibile, tanto da costringerla a farsi accompagnare a casa da amici e da evitare di uscire di casa. Un vaso riempito di acqua la cui goccia finale era caduta nel febbraio dello scorso anno quando la ragazza, raggiunta nella sua auto sotto casa, era stata aggredita dall’ex fidanzato che, tra le altre cose, la aveva afferrata per i capelli e le aveva sbattuto il viso contro la portiera dell’auto, tanto da provocarle traumi facciali e una prognosi di venti giorni.
E poi i messaggi, i pedinamenti, le minacce che nel marzo del 2017 avevano portato il giudice del tribunale di Sulmona ad emettere a suo carico una ordinanza di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima: almeno a trecento metri da casa e dal ristorante nel quale lavorava, oltre al divieto di mettersi in contatto con lei e i suoi familiari con qualsiasi strumento.
Oggi per Antonio Perfetti, ventotto anni appena, residente a Castel di Sangro, è arrivato il rinvio a giudizio per il reato di stalking. Il giudice per le udienze preliminari ha infatti fissato al prossimo 29 marzo la prima udienza dibattimentale contestandogli i reati di minaccia, lesioni e violenza privata.
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