Maniche rimboccate, scope alla mano e pennelli intrisi di vernice: è l’alba di un nuovo giorno per lo stadio Francesco Pallozzi, in un vortice di colori bianco e rosso che inneggia alla squadra cittadina. Perché, come si legge in uno degli adesivi affissi lungo le ringhiere degli spalti, arde fuoco sotto la cenere ed il nuovo volto dello stabile cittadino sembra, al momento, esserne la dimostrazione più tangibile. Un ritorno del tradizionale lavoro fai da te, svolto con determinazione dai tifosi e volontari sulmonesi che, facendosi largo tra i ripetuti silenzi e le illusorie giustificazioni dell’amministrazione comunale, tentano di garantire un’ordinaria manutenzione della struttura.
“Ci siamo occupati, come in passato, di pittare ringhiere, muri, spogliatoi e panchine, tutto in tema sulmonese. Abbiamo investito denaro per comprare vernici, nuovi irrigatori e messo a disposizione mezzi propri, come decespugliatori, per garantire un’immagine decorosa ad uno stadio travolto da incuria dilagante – spiega il presidente dell’Ovidiana Sulmona, Oreste De Deo – si tratta di opere non strutturali, ma necessarie in vista dell’inizio delle preparazioni atletiche del 30 luglio; opere di nostra iniziativa, senza volontà di crear polemica con l’amministrazione comunale, per far percepire il nostro interesse. Sulmona merita uno stadio in perfette condizioni, dove si respiri atmosfera di sana competizione”.
Interventi ufficiosi che, seppur implicitamente, si spera potranno far breccia nelle promesse agonizzanti di palazzo San Francesco, da cui non sembra esser più giunta parola in merito alla realizzazione del campo sintetico o alla valorizzazione degli impianti sportivi. Con quel “si farà ad ottobre”, che si era già sentito lo scorso anno di questi tempi.
Mariagrazia Verrocchi
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