Le indagini non erano chiuse, ma la notizia della denuncia rimbalzata sui giornali ha detonato una reazione a catena nella comunità. Perché la famiglia di Bagnaturo accusata di aver circuito un sessantenne con problemi mentali spillandogli oltre 130mila euro in un anno, con la falsa promessa di fargli ottenere la patente di guida, a quanto pare, aveva diversi “clienti”. In questi giorni, infatti, diverse persone si sono rivolte alla guardia di finanza per raccontare la loro esperienza con i tre di Bagnaturo: anche loro, perlopiù anziani, vittime di raggiri e privati dei propri risparmi. C’è chi ha creduto in una promessa, chi in un investimento “sicuro”, chi in un servizio.
Tutti elementi che andranno ad aggiungersi al fascicolo aperto dalla procura della Repubblica di Sulmona e nel quale i tre, un 57enne, la moglie 49enne e il figlio 19enne, sono accusati di circonvenzione di incapace.
La guardia di finanza, dopo le perquisizioni e il sequestro dei giorni scorsi, sta ora analizzando i device dei tre: da telefoni e computer, infatti, potrebbe essere disegnata una mappa più precisa delle vittime che hanno permesso alla famiglia, formalmente disoccupata, di accumulare una fortuna da centinaia di migliaia di euro e di avere un tenore di vita, tra auto costose e viaggi, ben al di sopra delle loro possibilità.
Nella frazione di Bagnaturo, d’altronde, i sospetti non mancavano tra i residenti e l’inchiesta della guardia di finanza è stata la conferma che le attenzioni dei tre verso determinate persone era decisamente interessata.
L’indagine è stata di “iniziativa”, come si dice in gergo, ovvero non a seguito di una denuncia specifica, che richiede presa di coscienza e superamento di timori e vergogna: le fiamme gialle, infatti, dopo aver notato anomali movimenti sul conto corrente del sessantenne con problemi psichici, con ingenti prelievi e bonifici con causali per acquisto di fantomatiche auto e moto (che l’uomo non avrebbe comunque potuto guidare), hanno cominciato a seguire vittime e aguzzini, con appostamenti e riprese video che, alla fine, hanno portato a scoprire il raggiro.
Se non si chiude il corrottisimo tribunale e si fa con riflessione una concreta riforma giudiziaria queste cose accadranno sempre perché poi hanno un ritorno conveniente per farsi dare una parte del bottino per assolvere o non dare le giuste pene che darebbero nelle nazioni non corrotte.
Si ma a Sulmona sono tutti tamarri che Tribunale ci può essere?
Infatti c’è tua madre…
A rimba. Tornatene su in montagna
Poi trovano un bravo avvocato ….vengono assolti e pure le scuse si devono dare ?
L Italia va riformata a cominciare dalla giustizia !
Comunque chi tormenta la pace degli anziani andrebbe legato a vita
In certi posti si procede col taglio della mano. Non so se mi spiego..
bene,e’ tutto depenalizzato,sconti di pena,indulti,misure alternative, incompatibilità detenzione,ecc, ecc, mettici Nordio,Costa e le riforme del nulla,abuso d’ufficio incluso tutti liberi di fare cio’ che meglio si crede,ognuno con una propria Legge,un proprio diritto,nessun reato nessuna pena,per quali ragioni? La casta dei politicialtroni e’ impunibile,punto,i Giudici nulla possono,applicano Leggi e pene approvate da chi? Partiti,politicialtroni ,loro indicati il nostro male maggiore,Legalita’ per uscire dalla partitocrazia,e basta,o no?