Spostarono il corpo dal luogo del suicidio: aperto processo per occultamento di cadavere

Dalla tragedia privata al dramma giudiziario. E’ il percorso paradossale che affrontano Blrechi Berisha (34 anni) e Liridona Berisha (30 anni), il figlio e la nuora di Adam Berisha, cinquantaseienne kosovaro, morto suicida nel 2021 nella propria abitazione in via Vittorio Monaco, a Pettorano sul Gizio. Oggi, per i due si è aperto il processo con l’accusa di occultamento di cadavere. Il corpo dell’uomo, infatti, sarebbe stato spostato dalla cantina, dove si tolse la vita, alla camera da letto nel piano superiore dell’abitazione. Un gesto che ha mandato sotto processo il figlio e la nuora dell’operaio, comparsi questa mattina davanti al Giudice del Tribunale di Sulmona, Concetta Buccini.

Il corpo di Adam Berisha venne rinvenuto dai soccorritori del 118 e dalla polizia giudiziaria nel mattino del 21 ottobre 2021, con evidenti segni sul collo causati da un cavo del telefono che l’uomo utilizzò per togliersi la vita. Prima l’ipotesi di omicidio, che portò la procura della Repubblica di Sulmona ad aprire un fascicolo. Eventualità scartata a seguito dell’esame autoptico, svolto dal medico legale Ildo Polidoro. Dall’autopsia, infatti, non emersero segni di violenza che potessero far pensare ad una colluttazione prima del decesso. Tant’è che il gip del Tribunale di Sulmona archiviò il procedimento.

Quel corpo senza vita, però, venne spostato dal luogo del suicidio. Un gesto istintivo, probabilmente, per regalare a Berisha un letto dove piangere la sua scomparsa con dignità. Un comportamento che potrebbe costare caro ai due familiari della vittima.

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